Bologna, 11 sett. – La grande partecipazione ottenuta dalla manifestazione di sabato 9 settembre, lanciata dal collettivo Làbas, dimostra che a Bologna “c’è in gioco un’idea di città”, secondo l’assessore all’economia e allo sport Matteo Lepore. Manifestazione trasformatasi in una grande festa dopo la notizia dell’impegno assunto dal sindaco Virginio Merola, e formalizzato con una lettera, di “trovare uno spazio ponte” per riaprire Làbas. E “se pensassimo di derubricare il problema limitandoci a trovare uno spazio, non faremmo un buon servizio”, sottolinea Lepore riferendosi al lavoro dell’amministrazione cittadina. “Un’esperienza come quella di Làbas dimostra che i cittadini hanno bisogno di spazi” e a Bologna di “spazi vuoti ce ne sono tanti”, così come ci sono gli strumenti per valorizzarli seguendo “percorsi pubblici trasparenti e inclusivi”.
Per questo motivo il Comune sta portando avanti con Xm24 un confronto che dovrebbe portare, “entro novembre, a formulare una proposta alternativa” all’interno del Laboratorio di Quartiere Bolognina. “Con Xm24 c’è già un rapporto”, spiega l’assessore Lepore, e “noi abbiamo chiesto loro di lasciare quell’immobile perché è da ristrutturare e non è più compatibile con il vicinato”. Mentre con Laboratorio Crash, sgomberato anch’esso lo scorso 8 agosto, è aperto il dialogo con il presidente del Quartiere Navile Daniele Ara.
Un dialogo che potrebbe portare ad una soluzione simile a quella trovata per il centro sportivo e culturale Oz di via Stalingrado 59, ex Senza filtro e prima ancora Samputensili: una trattativa con i proprietari di capannoni vuoti, favorita per alcuni anni dal Quartiere. “Crash è una realtà che in questo momento non necessita per forza di uno spazio pubblico – spiega il presidente Ara – e quindi ha la possibilità di stare sul mercato”. Si tratterebbe quindi di trovare un accordo che potrebbe servire “sia alle attività di Crash, che al proprietario ipotetico che avrà la possibilità di vedere mantenuto il suo bene”.
Una “soluzione politica”, che sembra ancora lontana ma sulla quale sono già stati “individuati alcuni soggetti ai quali chiedere, anche perché i capannoni vuoti in zona Corticella sono tanti”. E se si ripartisse da zero, aggiunge Ara, “si potrebbero individuare delle modalità che consentano l’insonorizzazione” per gli eventi musicali di Laboratorio Crash.
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