29 genn. – Si fanno chiamare “collettivo” mica per caso: “Ognuno di noi porta qualcosa”, ci ha spiegato giovedì della scorsa settimana Cristian Fanti, uno dei membri del Collettivo Ginsberg. La band, o meglio l’orchestra (come preferiscono definirsi) ha fatto uscire un ep nel 2012, mentre è dell’anno scorso il full lenght Asa Nisi Masa. “Il richiamo è ovviamente alla filastrocca che c’è in Otto e 1/2 di Federico Fellini, ma in senso più generale è un modo per dire anima”, ci hanno raccontato i musicisti.
Abbiamo indagato sul modo di comporre le canzoni e abbiamo potuto ascoltare dei brani suonati al piano da Alberto Bazzoli, altro rappresentante del collettivo insieme a Cristian. I tre brani che seguono sono presi sia dell’album che dall’ep, due uscite discografiche che però derivano dalle stesse sedute di registrazione. I richiami nei testi della band sono tantissimi e, come era accaduto lunedì 20 gennaio con gli Zen Circus, un altro gruppo italiano cita, in qualche modo, Giuseppe Ungaretti. Coincidenze, sì, ma piuttosto curiose, no? Per non sfigurare, noi abbiamo citato Ugo Foscolo, anche se pare che il brano che potete sentire qua sotto, “La sera”, non ha nulla a che fare con uno dei sonetti più famosi della storia della nostra letteratura.
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