24 ott. – Un gesto simbolico per riconoscere la cittadinanza onoraria ai giovani figli di immigrati, nati o cresciuti a Bologna. L’ordine del giorno, presentato dal consigliere Leonardo Barcelò (Pd) ha l’appoggio della giunta e potrebbe diventare una realtà.
Durante la discussione in commissione l’assessore Nadia Monti si è detta favorevole: “Stiamo avviando un percorso di sensibilizzazione per spronare il legislatore- ha detto Monti- la cittadinanza onoraria è un atto simbolico che può favorire l‘integrazione ma che va accompagnata a un percorso di integrazione reale”. Secondo Monti il gesto simboli andrebbe esteso, oltre che ai bimbi nati a Bologna, anche a quelli arrivati qui all’età di 7-8 anni, raggiungendo i genitori.
Dall’ultimo censimento risulta che la popolazione di origine straniera residente a Bologna è aumentata dell’8,3% (oggi sono 52.500 ovvero il 13,7% del totale dei cittadini). I minori di 18 anni sono 10.800; gli under 16 nati a Bologna sono 7.056.
Contrarie le opposizioni. Secondo Michele Facci del Pdl “è una provocazione“, per il suo collega Daniele Carella “produce danni“. “Sarebbe uno tsunami per il paese” commenta Bernardini della Lega Nord che contesta il progetto stesso del passaggio dell’Italia allo ius Soli : “porterebbe il Paese a una condotta migratoria senza precedenti nella storia” secondo il Carroccio.
La maggioranza, al contrario, risponde compatta: Mirco Pieralisi (Sel-Amelia) ha aggiunto la sua firma alla proposta e il postavoce del Pd Sergio Logiudice commenta: “dare la cittadinanza onoraria come hanno già fatto molte altre città, sarebbe un gesto simbolico che anticipa il conferimento di quella reale“.
L’immagine nella thumb raffigura due giovani “On the move”
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