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Cisl. Alberani a ruota libera se la prende con primaristi, Unindustria e Cancellieri

27 dic. – “Ci potrebbero essere delle belle sorprese sul piano della partecipazione” perché in giro c’è “sfiducia verso la politica”. Lo ha detto questa mattina il segretario della Cisl di Bologna, Alessandro Alberani, nel corso della consueta conferenza stampa con cui il sindacato di via Milazzo fa il punto della situazione sull’anno che si sta chiudendo. Per il leader del sindacato cattolico, il problema delle prossime primarie è che i candidati non parliano abbastanza di lavoro: “E’ la prima preoccupazione delle famiglie bolognesi” ma la politica non sembra preoccuparsene.

Alberani non ne ha solo per i ‘primaristi’: “Chi firma un accordo deve fare in modo che lo rispettino” è il pensiero del segretario Cisl che se la prende con il presidente di Unindustria, Maurizio Marchesini, per la vicenda degli accordi che non recepiscono il contratto separato del 2009, sottoscritti da alcune aziende bolognesi con la Fiom. “Io ai miei delegati ho chiesto uno sforzo grandissimo. Pensate che dopo aver firmato Pomigliano e l’accordo Fiat sia semplice essere iscritti alla Cisl dentro le fabbriche bolognesi?”. Alberani chiede a Marchesini un atto di responsabilità: le aziende associate a Confindustria, organizzazione che ha firmato la riforma della contrattazione, non possono sottrarsi e firmare accordi che prescindano da quanto condiviso in sede nazionale.

Alberani ha rinnovato le critiche alla manovra tariffaria messa in piedi dal commissario Anna Maria Cancellieri, colpevole, secondo la Cisl, di gravare in modo eccessivo sulle spalle delle famiglie con figli e sui i radditi da lavoro dipendente. Per questo il sindacato cattolico chiede, dopo che nelle scorse settimane lo aveva fatto la Cgil, di rivedere i criteri Isee per tutelare di più i redditi da pensione e da lavoro dipendente. “L’Isee è debole sui redditi degli autonomi, lo conferma anche l’ultimo rapporto del ministero del Welfare”, ha ricordato Alberani, che ha criticato il metodo scelto dal commissario (“Non c’é stata nessuna concertazione”). La Cisl chiederà “un metodo Isee innovativo”: riduzione a 8.000 euro della no tax area dell’addizionale comunale per i redditi da lavoro autonomo, applicazione della tariffa massima a chi non lo presenterà per il calcolo del sistema tariffario e introduzione di aiuti per pensionati e dipendenti, seguendo schemi come il quoziente Parma o l’accordo di San Lazzaro dove la soglia per l’esenzione è stata alzata a 20.000 euro.

L’anno che si sta chiudendo è stato “particolarmente difficile e duro” secondo l’organizzazione di Alberani, che anche per il futuro non fa previsioni rosee. Pur registrandosi un miglioramento congiunturale, la situazione è preoccupante soprattutto sul fronte dell’occupazione. A fine anno i disoccupati iscritti ai centri per l’impiego della Provincia raggiungeranno quota 70mila, secondo la Cisl: il 40% ha meno di 35 anni ed è cresciuto del 90% il numero dei giovani fra i 25 e i 29 anni iscritti nelle liste di mobilità.

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