Foto pubblicata da Fausto Tomei (Coalizione Civica) su Facebook
Bologna, 28 mar. – La ciclabile lungo via Frassinago non si può fare. Non ora almeno, per via degli “impedimenti tecnico-normativi importanti” illustrati dall’assessore alla Mobilità Irene Priolo: “Durante i T-Days passa la linea 11 e in caso di passaggio dell’autobus è necessario tracciare una ciclabile che abbia una corsia di almeno 1 metro e 50″. Ampiezza di cui non avrebbero tenuto conto tutti coloro che hanno disegnato, durante il flash mob del 22 marzo, una ciclabile simbolica sull’asfalto, per dimostrare che in via Frassinago ci sarebbe lo spazio sufficiente per realizzarla. La manifestazione era stata organizzata da un gruppo di genitori multati per aver pedalato contromano nel tratto tra via Ca’ Selvatica e via Nosadella mentre andavano a prendere i figli a scuola. Un’abitudine indotta dal fatto che l’unica alternativa per arrivare davanti al polo è allungare – non di poco – il percorso lungo sui viali.
“Non è impossibile – prosegue Priolo -, si può se si toglie dalla carreggiata la sosta delle auto”. Infatti, per far posto alla ciclabile bisognerebbe togliere tutti i parcheggi ma rimarrebbe comunque il problema della linea 11 da deviare, che “comporterebbe un allungamento dei tempi e delle fasi semaforiche sui viali”, spiega. Proprio su questo è di altra opinione però Lorenzo Cipriani, presidente del quartiere interessato Porto-Saragozza, che ritiene “giusto fare una ciclabile in via Frassinago” e se per realizzarla “è necessario togliere dei posti auto” è dunque anche “giusto che la politica prenda delle decisioni” su indicazione del settore mobilità. E infine quello che in realtà viene evidenziato sia da Priolo che da Cipriani come “il problema principale: per raggiungere la scuola sono tutti in contromano”, anche la ciclabile lo sarebbe.
Insomma, la ciclabile per il momento non s’ha da fare perciò “in assenza di una previsione normativa si deve rispettare il codice” e percorrere quel tratto di strada portando la bicicletta a mano. Anche se “in questo momento non credo sia cogente da parte dei vigili andare a fare delle multe”, conclude Priolo.
L’intervista completa all’assessore alla Mobilità Irene Priolo
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