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Case Zanardi apre i primi due empori solidali

Bologna, 17 ott. – Da oggi a Bologna ci sono due empori solidali. Hanno l’apparenza di un supermercato, con tanto di carrelli, ma per fare la spesa non si paga. Sono stati aperti nelle Case Zanardi di via Capo di Lucca e via Abba e sono destinati, in prima battuta, a 50 famiglie, le prime 50 che a Bologna hanno ricevuto la social card. Ad accoglierle ci saranno, divisi in turni, una sessantina di volontari formati da VolaBO – Centro Servizi per il volontariato della provincia di Bologna. A fine novembre partirà una nuova campagna di reclutamento di nuovi volontari, ha detto Cinzia Migani, coordinatrice di VolaBO. Infatti l’obiettivo è di potenziare il servizio, almeno per coprire le oltre 200 famiglie titolari della tessera, come spiega l’assessore al Welfare Amelia Frascaroli

Per fare la spesa nell’emporio, basterà comunicare il codice fiscale di uno degli adulti del nucleo familiare. Una famiglia di 4 componenti, per esempio, avrà a disposizione 100 punti, corrispondenti a circa 100 euro per portare a casa prodotti come pasta, riso, pelati, tonno, olio, farina, omogenieizzati, dentifricio, rasoi, detersivi.

Per ora le famiglie individuate dai servizi sociali del Comune di Bologna potranno fare la spesa negli empori di Case Zanardi per 6 mesi, rinnovabili per altri 6 mesi. Per rinnovare le forniture, il Comune di Bologna oggi ha lanciato una campagna di crowdfunding, che permetterà di scegliere quanto donare direttamente sul sito del progetto Case Zanardi.

“E’ una buona giornata per Bologna”, ha detto il sindaco Virginio Merola che, durante l’inaugurazione, ha parlato di un “cantiere dell’anima” accanto ai tanti aperti o in preparazione in città, “un luogo dove non solo assicurare il cibo a chi ne ha bisogno ma offrire occasione di incontro e facilitazione a trovare il lavoro“.

Questa mattina c’erano anche molti ragazzi all’inugurazione dello spazio in via Capo di Lucca, realizzato da VolaBO, Legacoop Bologna e Forum Terzo Settore provinciale in collaborazione con l’Istituzione per l’inclusione sociale don Serra Zanetti. Frequentano i corsi di formazione professionale del Ciofs e impareranno ad allestire gli scaffali nell’emporio solidale

Al market di via Capo di Lucca si potranno rivolgere 40 famiglie; altre 10 dei quartieri Savena e S. Stefano faranno riferimento a quello di via Abba, gestito dall’associazione Mondo Donna e dalla cooperativa Open Group.

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