Casalecchio. Lunedì 28 febbraio sciopero degli educatori
L’Asc del distretto di Casalecchio deve fare i conti con 1milione e mezzo di euro in meno. Il settore che potrebbe essere colpito maggiormente è quello del sostegno all’handicap. Secondo il sindaco Gamberini bisogna “riprogettare i servizi”.

21 feb. – Lunedì 28 febbraio i sindacati Cgil e Usb hanno indetto lo sciopero degli educatori del distretto di Casalecchio contro i tagli previsti dall’Azienda di servizi consortile che gestisce i servizi sociali in nove comuni della provincia sud ovest di Bologna. Nel 2011 l’Asc deve fare i conti con circa 1 milione e 500mila euro in meno (su di un bilancio di oltre 17milioni) e per questo dovrà operare dei tagli. Il settore più colpito sarà quello dell’assistenza ai ragazzi portatori di handicap: sono circa 18mila, secondo Simone Raffaelli, rappresentante della Funzione Pubblica – Cgil, le ore in meno su cui dovrà essere rimodulato il servizio. Il sindaco di Casalecchio, Simone Gamberini, capodistretto e capofila nell’Asc, è accusato dagli educatori di aver calato questi tagli dall’alto: “Il 17 dicembre scorso – ha detto Cristina Mirco, portavoce del coordinamento Educatori uniti – si era impegnato a non fare tagli. E ora – prosegue – capisce perché siamo preoccupati”. Gamberini, però, non ci sta a prendersi la colpa di tagli che sono causati dai “mancati trasferimenti del governo”. “Abbiamo fatto il possibile – ha detto il sindaco di Casalecchio che rivendica una scelta di “responsabilità”. “Potevo anche fare finta di niente – ha detto Gamberini – e poi a giugno dire i soldi non ci sono più e a dicembre chiudere il servizio e mandare a casa tutti”. La scelta che il sindaco ricevendica è stata quella di mettere i sindacati a conoscenza delle difficoltà dell’Asc e di provare a “mettersi attorno ad un tavolo a riprogettare i servizi”. I sindacati, però, sono perplessi: “perché gli altri distretti, Terre d’acqua (comuni della bassa) e Porretta, hanno deciso di non tagliare i servizi e solo Casalecchio e Bologna hanno deciso di farlo? E’ una scelta politica” ha detto Raffaelli.