Bologna, 5 apr- Più di 230 mila lavoratori per 8 mila assemblee. Sono questi i numeri che la Cgil regionale porta a sostegno della sua Carta dei diritti dei lavoratori, il documento che nei piani del sindacato di Camusso renderà universali le tutele sul lavoro senza distinzioni tra dipendenti e autonomi. In Emilia Romagna si sono espressi a favore della proposta del sindaco il 98.93% dei partecipanti alle assemblee, solo a Bologna 66 mila lavoratori hanno votato.
Ora, dopo la consultazione straordinaria degli iscritti alla Cgil, che ha visto più di un milione di votanti in tutta italia, da sabato partirà una raccolta firme per la presentazione della proposta di legge. Mille banchetti posizionati in diversi luoghi della regione daranno a tutti la possibilità di firmare per la proposta di legge di iniziativa popolare.
Nei banchetti verranno proposti anche tre quesiti referendari in tema di lavoro: la cancellazione dei voucher , il ripristino della responsabilità solidale del committente sugli appalti privati e soprattutto pubblici e il ripristino di reintegrare i lavoratori di aziende formate da più di cinque dipendenti quando il licenziamento è illegittimo.
Vincenzo Colla, segretario generale della Cgil.
Ci sarà tempo fino all’8 luglio per i quesiti referendari e fino all’8 ottobre per quanto riguarda invece il testo di legge della carta dei diritti dei lavoratori.
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