Bologna, 16 giu. – Ingrandire le carceri di Bologna e Ferrara, con nuovi padiglioni, non serve più, visto che le persone detenute sono diminuite. Meglio utilizzare quei fondi per potenziare l’accesso alle cure e alle misure alternative. Lo sostiene la Garante Regionale Desi Bruno che ha scritto al Ministro della Giustizia e al Dipartimento di amministrazione penitenziaria.
Il Piano carceri fu avviato nel 2011 quando in carcere in Emilia Romagna c’erano 4091 persone. Oggi sono 3340, anche in conseguenza delle novità sulla legge sulle droghe.
Il Piano prevedeva la costruzione di sei padiglioni da 200 posti l’uno. Modena e Piacenza sono già funzionanti, Parma è in costruzione, a Reggio si è già rinunciato, restano i progetti di Bologna e Ferrara.
Per Desi Bruno occorre chiedersi se la risposta del 2011 è ancora attuale, di fronte ad una situazione che va modificandosi. Ricorda anche come aprire nuovi padiglioni significa personale adeguato, risorse da destinare ai percorsi trattamentali dei detenuti, con la possibilità di frequentare corsi di formazione e lavorare, oppure per proporre progetti ai detenuti tossicodipendenti o sofferenti psichicamente. Risorse che già oggi sono carenti.
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