Carcere di Bologna. Un detenuto su due è tossicodipendente
Alla Dozza un detenuto su due è tossicodipendente. Lo dice la Garante dei detenuti dell’Emilia Romagna Desi Bruno. “il lavoro resta il bisogno più impellente della popolazione detenuta

Bologna, 7 feb. – Alla data del 6 febbraio, nella casa circondariale di Bologna risultano essere presenti 842 detenuti (di cui 65 donne, 502 stranieri); 444 i condannati in via definitiva; 74 in alta sicurezza; 15 in semilibertà; 402 i tossicodipendi.
I dati li fornisce la garante regonale dei detenuti Desi Bruno, che ha visitato la casa circondariale di Bologna e comunica di aver rilevato “un miglioramento delle condizioni di vita generali dei detenuti, derivante dalla combinazione di due fattori: la riduzione del numero delle presenze e l’ampliamento progressivo degli orari di apertura delle celle”. Dal 10 febbraio l’apertura delle celle sarà garantita in ogni sezione fino a 8 ore.
“Più adeguati – continua il comunicato di Bruno – gli ambienti del reparto penale (dove sono collocati i condannati in via definitiva alla reclusione a 5 o più anni), in cui i detenuti (ad oggi 93) sono 2 per cella, in regime aperto (con apertura delle celle fino ad oltre 9 ore giornaliere: tale regime di massima apertura vige anche nella sezione 1B Pegaso; 2A Orizzonte; e per le donne condannate in via definitiva”.
A giudizio della Garante, “il lavoro resta il bisogno più impellente della popolazione detenuta, in particolare per quelle sezioni in cui si lavora, a rotazione, esclusivamente in mansioni cosiddette domestiche alle dipendenze dell’Amministrazione penitenziaria (alta sicurezza e sezione protetti)”. Continua positivamente, invece, l’esperienza dell’officina meccanica interna: 10 i detenuti che attualmente vi lavorano, regolarmente assunti; inoltre, alcuni ex detenuti, che avevano lavorato nell’officina durante il periodo detentivo, sono stati poi assunti dalla medesima impresa. Tre detenuti (1 assunto e 2 in borsa-lavoro) lavorano al progetto ‘Raee’, con attività di recupero di rifiuti di apparecchiatura elettrica ed elettronica. Quattro invece le donne impegnate nella sartoria (di cui una all’esterno).