Categories: News

Cannabis. In regione un detenuto su dieci dovrebbe essere libero

Francesco Maisto, presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna

Bologna, 24 mar. –  Sono 336 i detenuti in Emilia-Romagna che dovrebbero tornare liberi dopo la bocciatura da parte della Corte Costituzionale della legge Fini-Giovanardi laddove equiparava droghe leggere e pesanti.

A fare i conti è Francesco Maisto, presidente del Tribunale di sorveglianza di Bologna, che oggi ha fornito alla stampa i dati ottenuti dai direttori dei vari carceri della regione. Si tratta di un numero rilevante, spiega Maisto, considerando che a Ferrara complessivamente i detenuti sono 365: sarebbe, insomma, come ”abolire un intero carcere o un piano e mezzo della Dozza di Bologna”. Con conseguenza positive anche sul sovraffollamento dei penitenziari regionali, visto che in Emilia Romagna ci sono 3480 detenuti per 2397 posti letto. Chi sono questi 336? “Persone implicate a vario titoli con reati legati alle droghe leggere“. Hashish e marijuana quindi.

Per Maisto “è grave” che ci siano 336 persone (188 con sentenze definitive e 148 in attesa di giudizio) dietro le sbarre ora che è venuto a mancare il presupposto normativo. Il punto è, spiega, che finora (la sentenza è del 12 febbraio) il legislatore non è intervenuto e i detenuti condannati dovrebbero prendere loro l’iniziativa con quello che tecnicamente si chiama incidente di esecuzione. Ma finora le istanze non superano la decina in tutta l’Emilia-Romagna. Il motivo? Si tratta di persone che solitamente non hanno gli strumenti culturali, economici e sociali per fare istanza di scarcerazione, spiega Maisto,e “quindi finiranno per stare in carcere altri mesi quando potrebbero invece essere già liberi“. Tenicamente si parla di “minorata difesa”,”gente poco acculturata, di stranieri, di persone con problemi mentali, che di solito hanno un difensore d”ufficio”.

Poi c’è la questione economica. Un detenuto costa 1 euro e 60 centesimi al giorno per il vitto, ma se si considerano tutte le spese del sistema carcerario si arriva a 150 euro al giorno a testa. “E non chiedetemi come fanno a mangiare con un euro a sessanta”, aggiunge il magistrato. Se i 336 fossero già fuori dal carcere si libererebbero anche 30 agenti e 4 ispettori. Cosa servirebbe? “Un provvimento del Governo, ad esempio un decreto, oppure un condono parziale”.

A Bologna potrebbero essere 95 a tornare in libertà dopo la sentenza della Consulta, 46 a Ferrara e altrettanti a Modena, 40 a Piacenza come a Parma, 23 a Rimini, 20 a Reggio Emilia, nove a Ravenna e uno a Castelfranco Emilia (Modena).

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Russia-Italia, tensione altissima: attacco inaccettabile, “ferma condanna” I Il Ministro convoca d’urgenza l’Ambasciata russa: cresce la paura tra i cittadini

Russia-Italia, tensione altissima: arriva un attacco considerato inaccettabile a cui segue la 'ferma condanna". Il…

4 giorni ago

ALLERTA ALIMENTARE: “Vietate le uova a tavola”, non mangiatele o finite al pronto soccorso I Nota del Ministero della Salute

Arriva una nuova 'allerta alimentare':  "Vietate le uova a tavola", non mangiatele o finite al…

4 giorni ago

ULTIM’ORA – iPhone 16 “quasi gratis” con l’offerta Esselunga | Presentati alle casse a novembre e lo ritiri subito

I supermercati Esselunga hanno davvero esagerato con questa nuova offerta. Se ti presenti in cassa,…

5 giorni ago

“Ci tagliano l’orario del 90%”: lo sfogo dei lavoratori dell’azienda più FAMOSA d’Italia | Sciopero dopo 30 anni di silenzi

I lavoratori della celebre azienda hanno scioperato. Era da trent'anni che non accadeva una cosa…

5 giorni ago