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“Camici sporchi” al Policlino. Arrestati a Modena 9 cardiologi

9 nov. – I carabinieri del Nas hanno arrestato nell’operazione “camici sporchi” 9 cardiologi. Sono medici che hanno svolto, os volgono, attività al Policlinico di Modena. Sono accusati di associazione per delinquere, peculato, corruzione, falso, truffa al sistema sanitario nazionale e sperimentazioni cliniche senza autorizzazione. Tra di loro solo due lavorano al Policlinico di Modena: l’ex primario di Cardiologia Maria Grazia Modena e l’ex direttore dell’unità di Emodinamica Giuseppe Sangiorgi. Gli altri arrestati hanno lavorato al Policlinico in passato ed ora sono impiegati in altre strutture fuori regione. Secondo l’accusa avrebbero impiantato a pazienti ignari strumentazioni cardiache senza la certificazione europea o malfunzionanti. Per fare questo, i medici avrebbero falsificato le cartelle cliniche e ricevuto delle tangenti dalle aziende private produttrici degli apparati che venivano versate sui conti correnti di finte onlus.

L’indagine, coordinata dalla procura di Modena, è partita nel febbraio 2011 da un esposto presentato dall’associazione “Amici del cuore” che aveva segnalato alla Regione e alla Magistratura presunte sperimentazioni chirurgiche non autorizzate che avevano avuto conseguenze sui pazienti. Secondo l’accusa gli arrestati, che sono tutti ai domiciliari tranne Sangiorgi che è in carcere, avrebbero effettuato un totale di 66 sperimentazioni (il numero dei pazienti coinvolti è maggiore) utilizzando attrezzature mediche non autorizzate il cui costo grava sul SSN. I medici avrebbero agito in combutta con 12 aziende produttrici di attrezzature cardiologiche, 6 italiane e 6 straniere, che hanno ricevuto il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione.

Il rapporto tra sperimentazioni e decessi deve ancora essere accertato, ma al momento sarebbero due le morti sospette probabilmente riconducibili alle sperimentazioni. Agli arrestati non sono state contestate, al momento, lesioni ai pazienti.

L’assessorato regionale alla Sanità aveva attivato un’indagine sull’operato della dirigenza del reparto di cardiologia che poi ha portato alla rimozione del primario, la dott.ssa Modena. “Ci siamo mossi per mettere in garanzia e sicurezza la salute dei cittadini” dicono dall’assessorato. La relazione sull’attività di controllo è stata girata dalla Regione alla Procura.

I carabinieri hanno anche sequestrato un milione di euro dai conti di tre Onlus fittizie. Nell’operazione ci sono 67 indagati e 7 di loro hanno ricevuto l’interdizione dall’esercizio di attività e professioni.

L’assessore alla sanità Carlo Lusenti in serata ha diffuso una nota: “Voglio rassicurare i cittadini di Modena e della regione: il reparto di cardiologia del Policlinico è sicuro”. Lusenti ha ribadito che Viale Aldo Moro si “è mossa con tempestività ed efficacia” e che sta valutando se costituirsi parte civile.

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