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Bonaccini e la giunta del futuro: “Sardine novità straordinaria, ne terremo conto”

Bologna, 20 gen. – In caso di vittoria alle regionali dell’Emilia-Romagna, le sardine troveranno rappresentanza nella Giunta di Stefano Bonaccini? “Non è questo quello che loro hanno chiesto e io non sto certamente pensando a questo, di certo hanno portato una novità straordinaria e ovviamente di quello si terrà conto“. Così risponde il governatore uscente, in corsa per un secondo mandato con il centrosinistra, nel corso di un’intervista rilasciata stamattina a Radio Città del Capo.

Bonaccini, in onda su Radio Città del Capo e su tutto il network di Radio Popolare, ha parlato anche di sanità, futuro del Pd e del centro sinistra, del caso Gregoretti e dei criteri per la composizione della giunta che guiderà la Regione nei prossimi 5 anni, se vincerà il centro sinistra.

La Giunta “è l’ultima delle questioni a cui penso io e pensano anche loro- afferma Bonaccini, sempre riferendosi alle sardine– adesso l’importante è vincere le elezioni. Ho molto apprezzato che abbiano detto a più riprese che si sentono ben rappresentati dal governo di questa regione. Davvero hanno dato un contributo alla partecipazione e alla qualità della democrazia, quindi grazie davvero a tutti loro“. Intanto, qualche altra indicazione sull’eventuale scelta degli assessori da Bonaccini arriva. Il presidente appare ad esempio orientato a riproporre una squadra all’insegna della parita’ di genere, come nel primo mandato: “Non c’erano mai state tante donne come quelle che ho proposto io e non come bandierine o figurine ma persone di grande qualita’”. Poi, serve una Giunta “che sia fatta di persone che abbiano dimostrato nel corso della loro vita e del loro impegno, professionale o amministrativo- continua Bonaccini- di essere persone capaci e adeguate”.

Detto ciò, “ovviamente avremo anche qualche sorpresa. Io penso a figure che davvero per la loro storia siano immediatamente percepibili come persone di grande competenza, abbiamo bisogno di un recupero di competenza”, ripete il candidato del centrosinistra, utilizzando come esempio (in negativo) la breve esperienza di Manuela Sangiorgi alla guida del Comune di Imola, oggi commissariato dopo le sue dimissioni: “Si era candidata con il M5s e adesso è passata alla Lega, a proposito di classe dirigente. Si è candidata senza alcuna esperienza amministrativa, pensando fosse quasi un gioco di società guidare un Comune. E alla fine, dopo solo otto mesi, oltre la metà della sua Giunta se ne è andata e il gruppo di maggioranza le ha spiegato che non c’erano ragioni per continuare. Non basta essere nuovi, bisogna anche essere capaci“, chiosa Bonaccini.

un’identita’ ben precisa perche’, prima ancora di aprire a chi o che cosa, serve garantire alcuni pilastri per una nuova stagione di proposta politica per il Paese”.

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