Bologna, 29 mar. – Pestato perché gay. E’ successo a Bologna domenica sera, in piazzetta San Giuseppe. Vittima uno studente erasmus, picchiato da tre persone perché identificato come omosessuale. La notizia la riporta Repubblica Bologna. Il racconto del giovane non lascia dubbi: il movente del pestaggio è stato l’odio omofobico. Solo dopo i tre aggressori, italiani a quanto pare, lo avrebbero derubato del cellulare.
Dopo gli insulti, racconta Repubblica, sono arrivate le botte. Il giovane ha riportato la rottura del naso e un trauma cranico. “Uno dei ragazzi – è la testimonianza della vittima – mi ha spinto contro un muro e nello spazio di sei secondi mi ha riempito di pugni, calci in testa, ha provato a infilarmi i pollici negli occhi”. Nel racconto del giovane anche l’indifferenza dei passanti, “mi sarò avvicinato a sei o sette persone prima che una ragazza mi desse una mano”, e una chiamata inutile ai Carabinieri: “Dal centralino hanno risposto che se l’aggressione era già conclusa non potevano intervenire, così sono andato dal mio amico, che mi ha portato al Sant’Orsola. Il giorno dopo ho denunciato tutto alla polizia”.
Il giovane studente è stato assistito anche psicologicamente dai volontari del Cassero lgbt center. Il presidente del circolo Arcigay di Bologna Vincenzo Branà lancia due appelli. Il primo riguarda l’identificazione degli aggressori: “Attorno a piazzetta San Giuseppe ci sono delle telecamere, ora bisogna dimostrare che servono a qualcosa”. Il secondo è alla Regione Emilia Romagna. “Ci troviamo in una delle poche regioni senza una legge quadro contro le discriminazioni, c’è un grande ritardo su questo tema e purtroppo sembra che in agenda non ci sia questo provvedimento”.
“Al ragazzo inglese che ha subito un ignobile pestaggio nell’indifferenza generale – dichiarano il sindaco Virginio Merola e l’assessora alle pari opportunità e ai diritti lgbt Susanna Zaccaria – va il nostro sostegno e l’abbraccio simbolico di tutta la città. Vogliamo pensare a lui non come ad una vittima ma come a un nostro concittadino che ha scelto Bologna per i suoi studi, testimoniando la tradizione di una città aperta e accogliente. E’ vero, nessuna città è immune dall’omofobia e dal razzismo. Anche da questo episodio è arrivata una conferma, aggravata dal comportamento di chi non ha voluto prestare aiuto a questo ragazzo. Per questo, per ribadire che Bologna non è questo, ci auguriamo che siano individuati al più presto gli autori e annunciamo che il Comune è pronto a costituirsi parte civile in un futuro processo che accerterà le responsabilità di questo fatto”.
“Non esiste città immune da razzismo, omotransfobia, misoginia – scrive su facebook Vincenzo Branà – Anche a Bologna, dove operano numerose associazioni e dove c’è un assessorato dedicato che lavora molto e con serietà, si verificano fatti come questi. Perché l’omotransfobia gode di una normalizzazione che la rende invisibile, ordinaria. E si nutre dei balbettamenti, prende forza da chi in politica la chiama ‘libertà di un pensiero diverso’. Mi auguro che siano trovati i responsabili, innanzitutto. E spero che Perciò mi rivolgo alla Regione Emilia-Romagna, che rischia di chiudere questa legislatura senza portare in aula la legge protocollo che mette a sistema le azioni di contrasto a questi fenomeni. Un testo che attende di essere discusso da troppo tempo e che rischia di finire per la seconda volta nello strapiombo dello scioglimento della Regione. Un’ipotesi sciagurata che l’Assemblea legislativa dovrebbe fare di tutto per scongiurare. Ho incontrato il ragazzo vittima di questa aggressione nei giorni scorsi e ho avuto modo di trasmettergli la vicinanza del Cassero e di mettergli a disposizione i nostri servizi. Voglio però anche ringraziarlo, per l’orgoglio e la tenacia di questa denuncia: chi su questi temi balbetta, prenda lezione da questo ventenne”.
Questa moneta può farti diventare ricco in pochissimo tempo. Controlla se è nella tua tasca…
Lidl questa volta si supera e mette tutti in riga. Non serve comprare casa nuova,…
Questa volta il Ministero della Salute agisce e mette subito le cose in chiaro. Questi…
Queste le assunzioni che si attendevano da anni. Ora c'è chi non vuole perdere l'occasione…
Questa è la Cascata del Niagara d'Italia a tutti gli effetti. Mai visto nulla di…
Finalmente c'è chi può andare in pensione da 'giovane' e prima dei 60 anni. La…