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Bologna. Il Comune non esclude il cantierone in due fasi

Bologna, 15 gen. – L’ipotesi è sul tavolo. L’assessore Andrea Colombo non esclude che la proposta di dividere in due fasi in “cantierone” di via Rizzoli e Ugo Bassi, come proposto dal comitato di residenti e commercianti “Vivere il centro“. La decisione potrebbe arrivare tra qualche giorno, dopo aver approfondito la questione. “Esamineremo tutto quello che c’è scritto nella relazione”, ha detto l’assessore a margine della commissione mobilità, sottolineando che l’amministrazione dovrà tenere conto di due esigenze: “Fare lavori che risultano indispensabili” e, allo stesso tempo, “minimizzare i disagi per la cittadinanza”.

In commissione però mancava Tper. Un’assenza che non è piaciuta al presidente del comitato Giorgio Izzo Gualandi, che chiede una risposta al più presto. “A 15 giorni dall’inizio dei lavori l’unica proposta di piano per il cantiere è la nostra” sottolinea.

Intanto proseguono i lavori preliminari a carico di Hera, che termineranno il 2 febbraio. Nell’arco di questo periodo, nella zona si verificheranno interruzioni nell’erogazione di acqua (il provvedimento è scattato ieri anche per Palazzo D”Accursio) e gas: mediamente, per ogni singola utenza le sospensioni durano mezza giornata.
Angelo Bruschi, manager della multiutility, ha risposto infine alle sollecitazioni del M5s sulla necessità di sostituire, approfittando dei lavori, le tubature in amianto. Le tubature che verranno sostituite saranno in materiali differenti mentre la condotta principale, invece, non verrà sostituita perché “ha mostrato nel tempo una elevata qualità di tenuta ed è in perfetto funzionamento”, spiega Bruschi, e intervenire in questo senso “prolungherebbe il cantiere di almeno sei mesi”.

In commissione mobilità si sono scaldati gli animi soprattutto sulla vicenda di via Volturno, pedonalizzata e chiusa al traffico a motore con un fittone fisso. Per placare le proteste la Giunta comunale ha proposto in via sperimentale l’apertura di un tratto di preferenziale di via dei Mille, tra via Galliera e via Indipendenza. Questo, afferma l’assessore, consentirà di “salvaguardare il principio di chiudere principale buco della T” e, contemporaneamente, darà la possibilità di “accorciare i percorsi di entrata e uscita dei residenti e quelli per il carico e scarico delle merci”.
Di togliere i fittoni, però, non se ne parla e la soluzione proposta da Colombo non ha accontentato la folta delegazione di cittadini che era presente in commissione.

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