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Bologna. 400 posti nei centri estivi delle coop

Bologna, 24 apr. – Questa estate i dipendenti di alcune imprese di Legacoop Bologna potranno usufruire per i loro figli di 35 centri estivi gestiti da altre associate a prezzi scontati. Il servizio riguarda i bambini da 1 a 11 anni e interessa soprattutto Bologna e provincia, oltre che Imola e alcune zone della Romagna. E’ il frutto di una convenzione per “rafforzare il welfare aziendale” e che allarga l’esperimento iniziato nel 2013 da Manutencoop, estendendolo a Coop Adriatica, Camst, Assicoop e Unipol, oltre che ai gestori dei centri, Cadiai, Società Dolce e Open Group.

Il costo di base per i figli dei dipendenti è ridotto rispetto a quello per i posti a libero mercato e ogni azienda ha adottato una modalità per applicare uno sconto ulteriore. Nella fascia 1-3 si pagherà non più di 148,75 euro alla settimana, nella fascia 3-5 il tetto è di 110 euro. Per i bambini fra 6 e 11 anni il costo settimanale è di 110 euro e ogni azienda compartecipa alla spesa in modo che la famiglia del dipendente non spenda più di 75 euro alla settimana.

A Bologna e provincia saranno disponibili 400 posti, di cui 300 per i bambini fino a 5 anni, da luglio all’inizio di settembre, in modo da coprire l’intero periodo di chiusura dei nidi e delle scuole. I centri, che si trovano al S. Donato, al Navile, al Reno, a Sasso Marconi e a S. Giovanni in Persiceto, saranno aperti dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 17,30/18 e proporranno “attività laboratoriali, ludico espressive, tecnico sportive, giochi cooperativi”. Le iscrizioni si chiudono il 29 maggio.

E’ stato messo “a sistema un bisogno e un saper fare aperto alla città”, spiega la presidente di Legacoop Bologna Rita Ghedini

“E’ una proposta ricreativa-educativa offerta alle famiglie del territorio”, racconta Benedetta Passarelli della Cooperativa Società Dolce

La convezione mette a frutto l’esperienza iniziata nel 2013 da Manutencoop, pioniera nel campo grazie a un bando della Presidenza del consiglio dei ministri che in due anni le ha permesso di servire 250 bambini. “Il 70% sono figli di operai”, precisa Luca Stanzani, responsabile comunicazione e responsabilità sociale della cooperativa, e aggiunge: “Il 40% dei bambini proviene da famiglie di origine straniera, le più in difficoltà d’estate perché spesso non hanno una rete parentale di sostegno”. Per questa edizione l’azienda ha deciso di coprire il costo da 1 a 3 settimane per bambino, a seconda di quante saranno le adesioni.

In una nota, Legacoop Bologna sottolinea che “l’attivazione della convenzione consente di garantire una continuità lavorativa per quel gruppo di educatori professionali che durante il periodo scolastico lavorano nei servizi integrativi nei vari plessi territoriali”.

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