Blitz antidroga, 32 arresti e 59 perquisizioni

26 mag. – In un blitz antidroga 32 persone sono state arrestate per spaccio e per 59 è stato emesso un decreto di perquisizione. L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Bologna e di comandi provinciali dell’Emila Romagna, di Rovigo e di Reggio Calabria.

La droga, cocaina, arrivava direttamente dalla Calabria e poi veniva distribuita in Emilia Romagna alla cosiddetta fascia intermedia, cioè a una serie di persone che, privatatemente (quindi senza nessun legame con i vertici che gestiscono il traffico di droga), la rivendevano a degli acquirenti. “La particolarità” – ha spiegato il procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini – “è che per la prima volta emerge una fascia intermedia di personaggi incensurati, con un’attività remunerativa e un titolo di studio universitario”. Uno di questi ha rappresentato la chiave per scoprire il traffico: si trattava di un benzinaio che stoccava e distribuiva la cocaina all’interno del casupolotto del suo distributore in via Massarenti, come documentato dalle numerose immagini, riprese dalle telecamere, che lo hanno inchiodato.

“Parlare di cosca è improprio” – ha proseguito Giovannini – “L’apice dell’organizzazione non si sporcava le mani, non aveva contatti con il dettagliante”. Apice che si identifica con la cosca Nirta – Strangio della zona di San Luca, in Calabria.

Le persone coinvolte sono state arrestate quasi tutte a Bologna nell’operazione guidata dal maggiore Federico Reginaldo, del comando operativo del capoluogo emiliano, che da due anni e mezzo conduce le indagini sul traffico di droga. “Il meccanismo era consolidato” – ha spiegato il maggiore – “I viaggi dalla Calabria sono stati decine e decine. I quantitativi di droga non erano esorbitanti, ma quello che va rimarcato è la costanza con cui i viaggi avvenivano”.

Alcuni degli arrestati, al momento della cattura, stavano ascoltando canzoni in dialetto in cui i boss della malavita si contrapponevano alle forze dell’ordine.