Bologna, 3 sett. – Basterà la foto di un bambino morto per scuotere le coscienze e la politica europea? Aylan, 3 anni, è morto annegato mentre cercava di raggiungere assieme ad altri migranti siriani le coste della Grecia. Una foto che ha fatto discutere, e che alcuni avrebbero preferito non vedere.
Abbiamo parlato dell’emergenza migranti con Riccardo Noury di Amnesty International. “La crisi non è provocata dalle persone che arrivano in Europa, ma dalla risposta incredibilmente inadeguata dell’Europa”, dice il portavoce dell’ong che si occupa di diritti umani e che ha pubblicato un dettagliato rapporto sui profughi che stanno attraversando i Balcani. “Io quella foto l’avrei fatta, perché è il mio lavoro, ma poi non l’avrei pubbicata”, spiega Mario Rebeschini, fotoreporter bolognese. “Al momento l’Europa non esiste, non c’è, non dà segni di vita”, attacca il vicepersidente di Arci Filippo Miraglia. Infine Giorgio Cadorini, insegnante di italiano da anni residente in Repubblica Ceca, ci ha raccontato di come il suo paese sta affrontando l’emergenza. “Purtroppo non si parla di accoglienza ma di respingimenti”.
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