Autismo, in pizzeria apre la Scugnizzeria

Foto di Fondazione Carisbo

“Prima di diventare la Scugnizzeria, era una sala spoglia, di vetro, senza nulla. Tutto è cambiato quando Michele e sua moglie Alessandra, che gestiscono la pizzeria etica la Fattoria di Masanilello ci hanno chiamato perché era arrivata la diagnosi di autismo del loro secondo bambino”. Marialba Corona è la presidente di Angsa – associazione nazionale genitori soggetti autistici – di Bologna. Oggi la Scugnizzeria accoglie i bambini dei clienti a pranzo, che possono partecipare ai laboratori condotti dalle educatrici dell’associazione Lamù. Poi, per due sabati al mese, si trasforma in qualcosa di speciale: accoglie, infatti, i bambini e i ragazzi nello spettro autistico per una giornata indipendente, senza genitori. Obiettivo, favorire la loro autonomia e insegnare nuove abilità ai ragazzi.

Questi “sabati indipendenti”, 6 ragazzi nello spettro autistico – ciascuno accompagnato da un educatore specializzato – trascorrono la mattinata in pizzeria a imparare nuove abilità – tra cui fare la pizza – e il pomeriggio nella vicina piscina Record, dove imparano a nuotare con un istruttore. Il pranzo? In pizzeria con gli altri clienti, per imparare a restare a tavola anche in un contesto rumoroso”. Il progetto, finanziato dalla Fondazione Carisbo, prevede anche corsi di formazione per genitori, educatori e insegnanti.

“Il nostro sogno – si chiede Corona –? Riuscire a creare gruppi anche con bambini non nello spettro autistico, magari partendo dal coinvolgimento di fratelli e sorelle. Certo il percorso è lungo e complesso, ma questo non ci preoccupa, anche perché le diagnosi di autismo sono in continuo aumento”. I dati dell’Ausl di Bologna parlano di 615 minori fra 0 e 17 anni nello spettro autistico, di cui 235 nella fascia d’età 0-6

“Linfe. Salute, sanità, sociale” è una trasmissione di Ambra Notari e Giovanni Stinco, in onda il lunedì e il mercoledì alle 10.45 su Radio Città del Capo.