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Atlantide. Facci (Forza Italia): “Centri sociali come le Brigate Rosse”

Bologna, 23 gen. – “Trattare con i centri sociali è come trattare con le Brigate Rosse“. La sparata è del consigliere comunale di Forza Italia Michele Facci che questa mattina, durante il Question time di Palazzo d’Accursio, ha avuto un violento contro verbale con l’assessore alla Cultura Alberto Ronchi.

Lo scontro tra consigliere e assessore ha avuto come palcoscenico l’aula del Consiglio comunale. Facci ha interrogato la giunta in merito alla vicenda di Atlantide, la rete di collettivi lgbtqi che ha sede nel cassero di Porta Santo Stefano. Lo spazio, assegnato ai collettivi nel 1998, era stato assegnato, con un bando emesso durante l’amministrazione Cancellieri, ad altre associazioni. I collettivi da anni si oppongono al trasloco e lo scorso anno la tensione era salita notevolmente dopo che Palazzo d’Accursio, sotto la spinta della presidente del Quartiere Santo Stefano, Ilaria Giorgetti eletta con l’allora Pdl, aveva intimato agli occupanti di lasciare lo stabile. Le acque si son in seguito calmate: il minacciato sgombero non è avvenuto e le associazioni assegnatarie dello spazio si sono ritirate. Nel frattempo, sono continuate le trattative tra amministrazione e collettivi per individuare un nuovo spazio da assegnare ad Atlantide.

E’ in questo contesto che pochi giorni fa Il Resto del Carlino ha pubblicato una lettera della presidente Giorgetti in cui, oltre a raccontare di rapporti sessuali avvenuti all’esterno dello spazio, si chiedeva cosa stesse facendo il sindaco Virginio Merola in merito alla vicenda Atlantide. La lettera di Giorgetti ha dato il destro all’intervento di Facci.

Atlantide non sta occupando abusivamente il Cassero, ma sono occupanti senza più titolo- ha spiegato Ronchi-. Sono due cose completamente diverse. Abbiamo fatto un ragionamento, sostenuti in questo dal Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza e è stato stabilito che non si tratta di un problema di ordine pubblico, ma di un problema amministrativo”. Nel cassero di porta Santo Stefano dovranno andare uffici comunali e per questo da lì, ha ribadito Ronchi, Atlantide se ne dovrà andare. L’assessore ha però precisato che non è volontà dell’amministrazione buttare fuori i collettivi, ma trovare con loro un accordo che li porti a spostare la sede da lì.

Noi non abbiamo un atteggiamento muscolare che sarebbe diciamo più pertinente a parti che si scontrano- ha proseguito Ronchi-, abbiamo invece un atteggiamento istituzionale di dialogo. Stiamo dialogando con Atlantide e sono convinto che, se si smetterà di politicizzare questa vicenda e di raccontare cose che non corrispondono alla realtà, saremo nelle condizioni di trovare una soluzione positiva”. Ronchi ritiene giusta la scelta di evitare la strada muscolare in quanto, ha detto, “ha rappresentato la risoluzione in termini di legalità di molte situazioni e, dal mio punto di vista, ma è evidente, con un costo sociale per  la città molto inferiore di quello che sì avremmo ottenuto se avessimo agito muscolarmente”.

Ronchi ha chiuso il suo intervento chiedendo che sulla vicenda cessi la “speculazione politica“, non prima però di essere tornato sulla lettera di Giorgetti: “Invito inoltre ad avere un pochino di senso della realtà, perché la zona lungo i viali, ahimé, è una zona di prostituzione, ed essendo Atlantide un collettivo legato al mondo lesbico, qualcuno mi deve spiegare perché tutto quello che c’è intorno al Cassero, preservativi compresi, debba essere colpa di Atlantide, perché francamente io non lo capisco”.

Facci si è dichiarato non soddisfatto dalla risposta della giunta e ha attaccato a testa bassa: “Un’occupazione senza titolo è illegale. Non è abusiva? E’ illegale” ha detto il forzista. “Lei- ha proseguito Facci rivolto a Ronchi- è un complice dell’illegalità. Quando si è insediato qua lei ci è venuto a dire che bisogna dialogare con i centri sociali per avere una pace sociale. Cioè, è come lo Stato che tratta con le Brigate Rosse”. “Con le dovute proporzioni” ha subito aggiunto Facci mentre dai banchi della giunta scoppiava la protesta di Ronchi: “Lei è un irresponsabile”. “Questa è gente che ha fatto atti illegali- ha incalzato Facci-. I suoi amici del Tpo li hanno arrestati”. “Lei è un irresponsabile- ha tuonato Ronchi-. Paragonare il Tpo alle Brigate Rosse? Si vergogni”.

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