Assalto al Barattolo. Strappati i cartelli anti omofobia e sfondata la vetrina

Bologna, 2 lug. – “Domenica sera siamo passate per caso davanti al Barattolo  e abbiamo trovato questo scenario agghiacciante con la vetrina spaccata e i cartelli strappati”. A parlare è Lidia Scanu, proprietaria del Barattolo, bar lgbtq friendly di via del Borgo. L’atto vandalico, stando a quel che hanno raccontato ai gestori alcune persone che abitano sopra il locale, è avvenuto tra le 4 e le 5 di notte di domenica 29 giugno. Domenica mattina sono stati anche ritrovati sotto il portico due mattoni rossi, probabilmente gli stessi usati durante l’atto vandalico.

“Il danno è limitato alla vetrina – spiega Scanu- ma la cosa che ci ha colpito sono stati i cartelli strappati nella vetrina all’ingresso. Erano comunicati di Atlantide e un cartello in cui si diceva che nel bar i sessisti, i fascisti,i  transofobi e gli omofobi non entrano“. Una circostanza che i gestori del bar definiscono “inquietante, visto anche che il tutto è successo sabato notte, la notte del Gay Pride bolognese”.

“Da quello che abbiamo visto – continua la proprietaria – l’azione sembra fatta intenzionalmente da qualcuno che è arrivato di fronte al Barattolo con dei mattoni e poi ha sfondato la vetrina e strappato cartelli. Ad accorgersi di quello che stava succedendo sabato notte sono state alcune persone che abitano sopra al bar. Si sono svegliate per il rumore, e quando hanno sentito che continuava si sono affacciate e hanno iniziato ad urlare”. A quel punto l’autore o gli autori del gesto sono fuggiti senza però essere visti.

Al Barattolo non ci sono telecamere di sorveglianza, mentre a una decina di metri di distanza c’è una telecamera esterna, “ma ancora non sappiamo se qualcosa è stato ripreso. Intanto abbiamo sporto denuncia e abbiamo rifatto il cartello contro i sessuofobi. Ora è lì esattamente dove stava prima”.

Giovanni Stinco @giovannistinco