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Aria Pesa. I primi dati del monitoraggio “dal basso”: “I punti peggiori sono Saffi, Tolmino e San Felice”

Bologna, 20 apr. – Sono arrivati i primi dati dei rilevatori di Aria Pesa, la rete di associazioni, comitati e cittadini che ha dato vita alla campagna di rilevazione dal basso degli NOx, i gas prodotti dalle combustioni, attraverso l’installazione di 340 rilevatori passivi. Luca Basile, coordinatore scientifico della campagna, snocciola i dati: “Dei 340 rilevatori installati, quelli validi esaminati sono stati 317 (alcuni sono stati rimossi durante la rilevazione e altri “persi”) Di questi, 25 sono stati installati nell’area della città metropolitana, fuori dal Comune di Bologna. Quelli fissati tra i 2,5 e i 4 metri dal suolo sono stati 267. E su questi abbiamo fatto le prime considerazioni”. Basile ha quindi stilato la lista dei peggiori 10 rilevatori (che hanno registrato concentrazioni del 20% più alte rispetto alla media) e dei migliori 10.

I peggiori

Dei 10 rilevatori che hanno registrato le concentrazioni più alte di NOx, 9 erano nell’area del Comune di Bologna. E più precisamente, nelle vie: Saffi, Tolmino, San Felice, San Donato (cavalcavia tangenziale), della salita (zona Massarenti), Irnerio, Malpighi, Mazzini (incrocio Pelagio Palagi), Bolognese (incrocio piazza dell’Unità). L’unico rilevatore, tra i peggiori, non “bolognese” era installato a Casalecchio, su via Porrettana, tra la fine del parco Rodari e il Calzavecchio.

I migliori

Dei 10 rilevatori che hanno fatto registrare le concentrazioni più basse, 6 erano installati in comuni del circondario, tutti su strade laterali o nei pressi di parchi. I rilevatori “bolognesi” invece erano sui colli: Siepelunga, Orsoni (zona funivia) e Giordano Bruno (San Ruffillo).

I dati sulle aree urbane meritano un ragionamento approfondito” spiega Basile che è al lavoro con un gruppo di esperti per analizzare in maniera approfondita i dati emersi dalla rilevazione e, nel giro di un mese, arrivare a produrre un documento di proposte.”I punti critici, come evidenziano i ‘peggiori rilevatori’, sono Prati di Caprara, il centro storico e le zone vicine al tracciato della tangenziale e dell’autostrada” spiega Basile. Tra una decina di giorni gli esperti di Aria Pesa dovrebbero incontrare i tecnici di Arpa per confrontare insieme i dati raccolti dai campionatori e trovare un modo per confrontarli. La questione non è semplicissima perché i sistemi di rilevazione di Arpa e quelli di Aria Pesa sono molto diversi. Cionnonostante l’azienda regionale aveva deciso di acquistare alcuni rilevatori di Aria Pesa e di installarli accanto alle proprie centraline così da trovare un modo per rendere i due sistemi confrontabili.

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