Bologna, 10 mar. – Corsi di arabo alle scuole elementari? La notizia delle lezioni di arabo gratuite (e facoltative) per i bimbi della scuola primaria di Molinella (Bo) ha fatto il giro dei quotidiani nazionali, con tanto di commenti su una presunta ‘integrazione al contrario’. “Non c’è nulla di nuovo o scandaloso in questi corsi”, spiega Arcangela Mastromarco, docente con un’esperienza ventennale nell’insegnamento dell’italiano e responsabile a Milano di una rete dedicata all’insegnamento dell’italiano come seconda lingua.
Secondo Mastromarco quella di Molinella è stata una “scelta lungimirante“. Lungimirante per i bambini stranieri, che hanno la possibilità di non perdere il contatto con la propria lingua madre, e lungimirante per i bimbi italiani, che in età giovanissima hanno la possibilità di imparare una lingua molto ricercata, anche nel mondo del lavoro. Tanto è vero, spiega ancora Mastromarco, che a Milano corsi di questo tipo si organizzano da anni anche per i bimbi delle scuole elementari. “Il monolinguismo è una malattia tipicamente italiana, ma come dice l’università di Urbino si può curare. Insegnare ai bimbi una ‘lingua altra’ è una risorsa e una ricchezza in più per tutti”.
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