Ancora minacce a Cathy La Torre: “Il vescovo Zuppi è stato tra i primi a chiamarmi”

La foto di una pistola puntata e il commento

Ancora minacce a Cathy La Torre: “Il vescovo Zuppi è stato tra i primi a chiamarmi”

Bologna, 2 lug. – Un commento, “invece di pregare la polizia postale convertiti al cristianesimo”, e la foto di una pistola puntata verso chi sta dall’altra parte del monitor. A due settimane esatte dalle prime minacce di morte, l’avvocata Cathy La Torre ha subito oggi una seconda intimidazione omofoba su Facebook con le stesse modalità della precedente e dallo stesso autore, Bonifacio Ferrari. Ma questa volta si aggiungono espliciti riferimenti alla religione – “prega Gesù Cristo, perché soltanto lui ti può salvare” – che La Torre commenta precisando che chi l’ha minacciata certamente non sa dei suoi “ottimi rapporti con il cristianesimo, soprattutto bolognese. Una delle prime persone che mi ha chiamato è stata il vescovo Zuppi e probabilmente gli risponderebbe che ha qualche confusione se pensa a un cristianesimo armato di pistola”.

“Sarà un abbraccio collettivo con la mia comunità”, il Pride bolognese, al quale La Torre parteciperà sabato 7 luglio. Sarà l’occasione per esprimere nuovamente solidarietà, così come accaduto lo scorso lunedì alla biciclettata che ha sfilato per le vie del centro e alla quale hanno preso parte diverse decine di persone, tra le quali numerosi esponenti del mondo della politica. Proprio oggi il Consiglio comunale approvava all’unanimità un ordine del giorno per esprimere “piena solidarietà e vicinanza” all’assessore alla Cultura, Matteo Lepore, a sua volta oggetto di minacce sul social network la scorsa settimana. La notizia delle nuove intimidazioni a La Torre sono arrivate durante la discussione dell’odg, portando i gruppi ad intrecciare le due vicende e “auspicando che le istituzioni competenti facciano luce individuando al più presto i responsabili”.