Altra Emilia-Romagna: “In Regione proposta di legge per il reddito di cittadinanza”
“A breve presenterò una proposta di legge per inserire il reddito minimo di cittadinanza in Emilia-Romagna”. Lo ha annunciato oggi il consigliere regi

Bologna, 3 feb. – “A breve presenterò una proposta di legge per inserire il reddito minimo di cittadinanza in Emilia-Romagna“. Lo ha annunciato oggi il consigliere regionale dell’Altra Emilia-Romagna Piergiovanni Alleva, che strizza l’occhio al Movimento 5 stelle, a Sel e alla sinistra Pd.
“La miseria crescente della popolazione impone di fare presto- afferma Alleva in una nota- considerato anche che nel programma di mandato di Bonaccini non c’è nulla per portare reale sollievo ai più colpiti dalla crisi”. Per portare a casa la legge sul reddito minimo “intendo coinvolgere tutte le forze politiche che durante la campagna elettorale e dopo hanno espresso la stessa intenzione. Organizzeremo come L’Altra Emilia-Romagna un convegno aperto a tutti per capire come agire nel modo migliore”. Al consigliere Alleva il programma di mandato presentato da Bonaccini lunedì scorso in Assemblea legislativa appare “chiuso in un orizzonte localistico, è un modo di concepire la governance che non considera cosa avviene all’esterno”.
Ad esempio “si parla di un patto per il lavoro ma quali sono i suoi contenuti? Non si capisce, a parte l’intenzione di spartirsi i fondi europei. Si parla di contratti di solidarietà ma cosa si pensa di spendere in aggiuntivo? Non si dice. Ho l’impressione che ci si muova dentro un quadro dato per scontato quando una regione come questa avrebbe l”onere di indicare una via e non solo di amministrare le scelte del governo centrale”. Infine, non manca la stoccata sulla maxi-inchiesta che ha portato a 117 arresti per ‘ndrangheta. “Noto con disappunto che tutto il tema fondamentale degli appalti e dell’utilizzo frodatorio dello strumento cooperativo non è toccato per niente nonostante come dimostrano i fatti recenti, ci vorrebbe il massimo dell’attenzione”. Per Cristina Quintavalla, portavoce della lista ex Tsipras, “l’infiltrazione dei cutronesi nell’economia regionale era conosciuto da decenni eppure chi aveva il dovere politico di intervenire ha fatto orecchie da mercante rispetto alle sollecitazioni che venivano da esponenti del proprio stesso partito: il Pd”. (Dire)