Bologna, 23 mag. – L’Alma Mater di Bologna apre le porte delle sue biblioteche fino a mezzanotte, nel cuore della zona universitaria. Tra via Zamboni e via Belle Arti, a partire da fine settembre, gli studenti dell’Ateneo avranno a disposizione mille posti in sala studio, nelle biblioteche di Discipline umanistiche, la “Antonio Cicu”, la “Walter Bigiavi” e a Palazzo Paleotti, aperti dalle 9 alle 24. Le sale studio saranno dotate di tornelli, controllo degli accessi, guardiania centralizzata e di un sistema di segnalazione in tempo reale dei posti disponibili, per il quale si sta studiando anche una app per smartphone.
“È una misura strutturale”, ci tiene a dire il rettore Francesco Ubertini, che ha annunciato la novità oggi presentando il cartellone estivo delle iniziative culturali di via Zamboni (“Zambè“). A finanziare l’iniziativa è la Fondazione del Monte, che ha destinato circa 110.000 euro sia per Zambè sia per l’apertura delle sale studio, il cui costo totale si aggira intorno ai 250.000 euro all’anno. “Sono particolarmente orgogliosa, anche come docente dell’Ateneo- commenta la presidente della Fondazione, Giusella Finocchiaro- perché questa iniziativa va nella direzione di una caratterizzazione a livello internazionale dell’Alma Mater. È una proposta che abbiamo accolto con grande slancio. È veramente importante consentire agli studenti di poter andare nelle sale studio fino a tarda sera”.
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