29 mar. – “Stiamo facendo indagini, siamo molto preoccupati. Sono segnali preoccupanti e inquietanti che arrivano e che vanno decifrati”. A parlare a poche ore dall’attentato agli uffici dell’Eni di via San Donato è il procuratore capo di Bologna Roberto Alfonso. Per Alfonso “bisogna capire perché se ne siano concentrati ben due adesso, in questo momento”. Il riferimento è al recente attento all’Ibm che in qualche modo potrebbe essere collegato con le esplosioni all’Eni.
“Dobbiamo – ha continuato Alfonso – capire se sia un messaggio o no, e diretto a chi. In ogni caso, è un’attività allarmante e pericolosa di per sè, perché vengono colpite aziende con modalità allarmanti”.
Domani Alfonso deciderà come inquadrare l’attentato all’Eni e quello all’Ibm. La scelta potrebbe ricadere sul danneggiamento e l’incendio, ma non si esclude ancora l’aggravante della finalita’ eversiva
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