Bologna, 1 apr. – La Giunta per le Immunità del Senato ha detto “sì” all’autorizzazione a procedere nei confronti di Carlo Giovanardi. Il senatore modenese del Nuovo Centro Destra è stato accusato di diffamazione aggravata dalla famiglia di Federico Aldrovandi, il giovane ferrarese ucciso nel 2005 da quattro poliziotti a Ferrara. Il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno votato a favore della richiesta avanzata dai giudici di Ferrara, contrari invece Forza Italia, il Nuovo Centro Destra, la Lega nord e il Gal. Ora sarà l’aula del Senato a dover ratificare la decisione con il voto.
Questi i fatti. Il 27 marzo 2013 il sindacato di polizia Coisp manifestò a Ferrara in solidarietà con gli agenti condannati per l’omicidio di Federico, proprio sotto le finestre del comune dove lavora la madre Patrizia Moretti. La donna decise di scendere in strada e di esporre, a pochi metri dalle bandiere verdi del Coisp, la foto di suo figlio morto sul tavolo dell’obitorio.
In quella serata, interpellato da La zanzara si Radio 24, il senatore Giovanardi disse che la foto mostrata da Patrizia Moretti era una montatura e che “la macchia rossa che è dietro (la testa) è un cuscino, non è sangue”. Non contento, Giovanardi aveva attaccato la madre di Federico: “Ha detto che è sangue e neppure lo può dire perché non è così” ribadendo più volte l’affermazione. Giovanardi aveva in seguito cercato di ritrattare le proprie dichiarazioni, sostenendo di non aver mai detto che “la foto fosse modificata”. “Ho sempre detto che la foto mostrata dalla signora Moretti era vera – assicura – altra questione è rappresentata dalle differenti versioni che nel processo e fuori dal processo sono state date di quello che appare nella foto…”.
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