Bologna, 13 giu. – Circa 500 mila euro di affitti a studenti in nero scoperti grazie a 64 controlli effettuati da febbraio a oggi. È questo il risultato dell’iniziativa avviata dalla Guardia di finanza di Bologna, insieme a Universita’, Comune di Bologna ed Ergo denominata “Affitti in nero… convenienza 0.2″.
L’attivita’ di servizio, in questa prima fase, si e’ sviluppata nella verifica capillare degli immobili della zona universitaria bolognese, con particolare riferimento a Via Petroni, cuore della “movida” studentesca. I finanzieri del II Gruppo, infatti, con un’attivita’ ispettiva “porta a porta”, hanno censito nei 38 numeri civici della via circa 450 unita’ immobiliari ed esercizi commerciali, verificando gli effettivi occupanti anche attraverso l’invio di oltre 300 questionari, dai quali sono attualmente emerse ulteriori situazioni di irregolarita’ in fase di contestazione. Agli inizi del mese di maggio l’Universita’ di Bologna, sulla base di quanto concordato nel progetto, ha fornito, inoltre, l’elenco degli studenti fuori sede iscritti all’ateneo felsineo (30.000) dal quale, dopo una prima selezione, sono stati estrapolati i primi 200 nominativi nei cui confronti sono stati inviati ulteriori questionari.
Tra i servizi gia’ conclusi risalta quello eseguito nei confronti un evasore totale che fungeva da intermediario nella locazione “in nero” di immobili a studenti universitari. I militari hanno, infatti, scoperto il titolare di una ditta individuale nel settore dei servizi connessi alla richiesta certificati e disbrigo pratiche che da diversi anni si occupava della sistemazione logistica di studenti universitari stranieri aventi la necessita’ di soggiornare nel capoluogo
emiliano per un periodo limitato di circa 8-9 mesi.
Il soggetto, a cui diversi proprietari di immobili avevano messo a disposizione i loro appartamenti, provvedeva per loro conto a reperire gli studenti, a riscuotere gli affitti e a fornire agli occupanti ogni tipo di assistenza durante la loro permanenza nel capoluogo felsineo. Sono stati, al momento, individuati 7 immobili (riconducibili a 9 proprietari), tutti situati nella zona universitaria, che sono risultati locati dal 2009 ad oggi a 80 studenti. Ai proprietari degli immobili sono stati contestati circa 300.000 euro di redditi da fabbricati sottratti a tassazione, imposta di registro evasa per circa 5.000 euro oltre alla sanzione amministrativa di oltre 4.800 euro per aver omesso di comunicare alle autorita’ la cessione dei fabbricati. Sono stati altresi’ accertati passaggi di denaro contante per oltre 106.000 euro in violazione alla legge antiriciclaggio. (DIRE)
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