Adozioni gay. Dopo Merola, è bagarre con la Curia e nel Pd
L’apertura del Sindaco sulle adozioni per le coppie omosessuali fa arrabbiare Caffarra. Gli odg di Sel e M5s vengono rispediti in commissione e il Pd si trova diviso tra chi la pensa come Merola e chi come Caffarra.

1 lug. – E’ scontro tra palazzo d’Accursio e via Altabella. Il tema del contendere è la possibilità che le coppie gay possano adottare bambini. Le parole del sindaco Virginio Merola (“riconoscere i matrimoni gay e riconoscere il diritto delle coppie gay alle adozioni”), pronunciate sabato sul palco dell’Onda Pride, hanno scatenato la Curia. Secondo l’arcivescono Carlo Caffarra quella di Merola è stata “una battuta a braccio che costa poco: tanto non dipende dal sindaco”.
In una nota Caffarra attacca Merola e provocatoriamente chiede: è incivile e fuori dalla storia “il cittadino che non per fobia ma con motivate ragioni ritiene matrimonio ciò che è stato definito tale fin dagli albori della civiltà o ritiene non si possa parlare di un diritto ad adottare ma del diritto di ogni bambino ad avere un padre e una madre?”.
Ma Merola non arretra davanti agli strali della Curia e ribadisce quanto detto: “Il futuro va in quella direzione” ha detto il sindaco.
Intanto, nel Partito Democratico scoppia la polemica. I democratici sono divisi.
Da un lato il consigliere Benedetto Zacchiroli che si dice totalmente d’accordo con le parole del sindaco.
Benedetto Zacchiroli_adozioni gay
Contraria la posizione del collega Tommaso Petrella, secondo cui il sindaco avrebbe parlato a titolo personale anche perché nel programma del Pd c’è il riconoscimento delle unioni civili, non del matrimonio.
Il capogruppo dei democratici in consiglio, Francesco Critelli, nega che ci siano divisioni all’interno del gruppo, ma comunque auspica che su questo e su altri temi il prossimo congresso possa fare chiarezza.
Francesco Critelli_adozioni gay
Quest’oggi, il consiglio comunale, con un voto congiunto Pd – Pdl ha rinviato in commissione gli ordini del giorno proposti da Movimento 5 Stelle e Sel che impegnavano il consiglio comunale a chiedere al governo di legiferare al più presto in tema di unioni civili e possibilità per le coppie omogenitoriali di adottare.