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Adattamenti. Tv da cambiare, Raee da riciclare (correttamente). E una lezione di economia

Foto pubblicata su Flickr

13 nov. – In rassegna stampa, Filippo Batisti in collegamento da Venezia, dove l’alta marea ha raggiunto il record storico di 1,87 metri, secondo solo alla tragica alluvione del 1966.
L’approfondimento prende il via da un’altra notizia: da dicembre 2019 partiranno i nuovi contributi per l’acquisto di decoder e Smart TV che potranno supportare la nuova tecnologia digitale. Le tv acquistate prima del 2017 andranno quindi buttate via, diventeranno rifiuti Raee da “riciclare, perché c’è un obbligo specifico”, dice Fabrizio Longoni, ingegnere e direttore del Centro di coordinamento Raee italiano, interfaccia tra Comuni e distributori. Se il televisore non viene sostituito, “il cittadino si deve recare al centro di raccolta comunale ma se decide di acquistarne uno nuovo, il negoziante è tenuto a accettare il vecchio”. La fase successiva è il “recupero dei materiali”, di cui “fino al 90% può essere inserito nel ciclo produttivo”.
Ma questi rifiuti seguono sempre il percorso giusto? Secondo un’indagine condotta da Altromercato ed Ecodom solo il 61% dei grandi elettrodomestici dismessi arriva agli impianti di trattamento autorizzati. Claudia Chizzotto di Altroconsumo illustra come i gps installati su 205 Raee abbiano permesso di seguirne le tracce, rivelando i “flussi sommersi” sul territorio italiano.

La prima edizione di Sei lezioni di economia (Diarkos) risale al 2016 ma da allora all’attuale ristampa il tema della disuguaglianza è rimasto centrale. A parlarne è Sergio Cesaratto, docente di Politica monetaria e fiscale europea all’Università di Siena. “La disuguaglianza è insita nel nostro sistema sociale” e il rischio, nel caso in cui la transizione energetica non fosse gestita in maniera adeguata, sarebbe di “andare verso un’economia più ecologica dove una fascia della popolazione riesce a stare bene e una no”. Per questo, aggiunge Cesaratto, è necessario coniugare gli aspetti occupazionali con quelli ambientali, facendo ad esempio “in modo che le persone siano disponibili a consumare di meno, scambiando i minori consumi con una riduzione dell’orario di lavoro”.

Nella puntata di oggi, due nuovi appuntamenti con le rubriche ‘Di bocca in bocca’ di Enrica Rotondo e Pensatech di Damiana Aguiari.

Roberta Cristofori

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