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Adattamenti. Pacchetti sì, ma ben differenziati. E i “cittadini sostenibili”

Foto pubblicata su Flickr

19 dic. – “A ridosso delle festività natalizie la produzione di rifiuti urbani aumenta rispetto alla media mensile di circa un terzo, 1 milione di tonnellate in più. Se il 25-29% è costituito dai rifiuti da imballaggio, allora questi aumentano di 250mila tonnellate“. A spiegarlo è Luca Piatto, responsabile rapporti con il territorio di Conai, che si occupa di sei materiali (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro) e si avvale dei rispettivi consorzi di filiera per il riciclo. Se è vero che “tutti gli imballaggi hanno un’impennata” in questo periodo, è però anche vero che “tutti gli imballaggi sono riciclabili” ed è quindi fondamentale fare attenzione a differenziarli correttamente. Attenzione quindi ai “falsi amici”, come ad esempio gli scontrini dei regali, che “possono sembrare carta ma in realtà sono carta chimica che non può essere riciclata, come quella da forno e l’oleata”. Se ci sono dei dubbi, si può chiedere in Comune, oppure adottare qualche trucco (“se si stracciano vanno nella carta, se tendono a stirarsi nella plastica”) e se proprio non si risolvesse il problema, sempre “meglio conferire nell’indifferenziato” per non contaminare eccessivamente i rifiuti.

A portare avanti quotidianamente piccole azioni di sensibilizzazione sono i Cittadini sostenibili, un progetto per l’ambiente, l’etica e la sostenibilità” nato solo un paio di anni fa e che raccoglie ad oggi una quindicina di persone. Uno dei volontari fondatori è Andrea Sbarbaro, che lo descrive come un “gruppo di cittadini organizzato per fare qualcosa di concreto sul tema dei cambiamenti climatici, nato a Genova, città flagellata dal maltempo e dalle alluvioni”. L’idea è quella di spronare le persone a comportarsi in maniera virtuosa a partire dal contesto che già glielo permette: il gruppo realizza quindi “mappature degli esercenti sostenibili” sul territorio, utili per sapere a chi rivolgersi se per esempio si vogliono acquistare prodotti senza imballaggi o energia elettrica rinnovabile, ma anche attività di raccolta rifiuti abbandonati e corsi di formazione per raccontare come con piccoli semplici gesti si possono cambiare le cose.

Nella puntata di oggi, la rubrica Pensatech di Damiana Aguiari e la rassegna stampa “C’era una volta l’America” a cura di Alice Ciulla

Roberta Cristofori

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