Adattamenti. Obiettivo spreco zero: tra foodsharing, app e scuole. E la “via lattea” migratoria
Falasconi (Last Minute Market) illustra i risultati del rapporto 2020 dell’Osservatorio Waste Watcher; tre esperienze di lotta agli sprechi alimentari: Avanzi Popolo 2.0, Regusto e Assfrom. D’Alife presenta il documentario

5 feb. – Per la prima volta in 10 anni gli italiani iniziano ad essere più attenti a ridurre gli sprechi alimentari. Lo certifica il Rapporto 2020 dell’Osservatorio Waste Watcher di Last Minute Market/Swg, registrando un calo degli sprechi di circa il 25%: “Si inizia a sapere di cosa si tratta e come si può prevenire”, commenta Luca Falasconi, coordinatore dei progetti Reduce e 60 Sei Zero promossi dalla campagna Spreco Zero di Last Minute Market, in partnership con il Ministero dell’Ambiente e l’Università di Bologna. I dati sono stati presentati in occasione della 7^ Giornata Nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare, mercoledì 5 febbraio 2020, promossa da Spreco Zero con il patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente, della Salute e degli Affari Esteri.
Cosa fare quindi per combattere gli sprechi? Alcune esperienze virtuose sul territorio italiano – dalla Puglia a Trento, passando per Perugia, Roma e Milano – fanno da apripista:
Roberta Cristofori