Negli ultimi trent’anni si è assistito ad una vera e propria corsa al sale antigelo. Tonnellate di cloruro di sodio, in prevalenza, vengono sparse ogni inverno sulle strade di grandissima parte del Paese. Con conseguenze anche letali per le piante che crescono in prossimità delle strade “salate”. Il professor Francesco Ferrini, docente di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali presso l’università di Firenze, ha spiegato che a soffrire maggiormente dell’esposizione al sale sono le piante sempreverdi. Il motivo è che il sodio agisce sulle pareti cellulari indebolendole e provocando il disseccamento delle foglie. Per questo, oltre ad un uso più oculato del sale antigelo, la proposta del professor Ferrini è di impiegare il cloruro di potassio al posto del cloruro di sodio perché il potassio è meno dannoso per le piante che ne possono assorbire quantità maggiori rispetto al sodio senza soffrire. “C’è però un problema di costo: il cloruro di potassio costa circa il doppio del cloruro di sodio” e per questo gli amministratori locali lo preferiscono.
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