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Adattamenti. “Fare turismo senza distruggere”, la Rosa e Lastminutesottocasa

13 gen. – “È possibile fare turismo senza distruggere”. Parte da questo presupposto Luigi Casanova, presidente onorario di Mountain Wilderness Italia e vicepresidente di Cipra Italia quando parla dell’impatto che avranno sul territorio alpino i Mondiali di Cortina 2021 e le Olimpiadi invernali del 2026. Molte delle opere previste non sono sostenibili, denunciano gli alpinisti attenti all’ambiente; un esempio è la parte infrastrutturale delle piste di sci per i Mondiali, realizzata intervenendo con l’esplosivo: “Uno scempio paesaggistico”, commenta Casanova. Delle Olimpiadi invece “preoccupa il Villaggio olimpico, che dovrebbe ospitare 12mila persone e sarà costruito in legno, poi smontato, ma su basi in cemento”, o ancora i tre collegamenti sciistici che allargheranno le aree sciabili di Dolomiti Superski: “Non vediamo la necessità di ampliarlo”, conclude Casanova, soprattutto “visto che in queste zone l’ente pubblico sta togliendo i servizi” per i residenti.
Preoccupazioni vicine a quelle di cinque italiani che stanno organizzando una protesta contro il World Economic Forum dedicato alla sostenibilità: “Alla Cop25 non si è raggiunto un accordo e i principali freni sono dati dalle stesse persone che dopo un mese vanno a parlare di sostenibilità a Davos”, critica Giovanni Montagnani, portavoce dell’iniziativa “Your path is nowhere”. Per questo partiranno il 21 gennaio da Sondrio, muniti di sci e diretti al cuore delle

Dalle Alpi ai fiori con Rosa. Storia culturale di un fiore, edito da Marietti 1820 e scritto dall’insegnante e saggista Claudia Gualdana. Non un manuale di giardinaggio ma un volume che ripercorre i significati simbolici di questo fiore “utilizzato fin dagli albori della civiltà” e da sempre “collegato a un’idea di morte ed eros”, spiega Gualdana; un fiore che per questo ha avuto anche “scopi decorativi, cultuali”, arrivati fino ai giorni nostri. Con questo libro l’autrice ha voluto “aprire delle finestre sulla nostra abitudine di usare le cose in un modo troppo abitudinario, senza renderci conto di usarle perché appartengono alla nostra cultura”, proprio come nel caso della rosa che ha la sua casa in Europa.
L’ultima pagina è dedicata alla lotta allo spreco alimentare con una app gratuita: Lastminutesottocasa. Il founder Francesco Ardito ne spiega il funzionamento: “Mettere in contatto tutti gli esercenti che abbiamo del cibo in scadenza e supermercati di prossimità con cittadini che hanno scaricato la app”, ricevendo le notifiche dei prodotti disponibili con sconti dal 40% al 60% sul prezzo iniziale. Nata come una start up nel 2015, oggi Lastminutesottocasa sbarca a Bologna grazie all’interesse del “gruppo Day, che ogni giorno parla con esercenti che devono risolvere il problema delle eccedenze alimentari”.

Roberta Cristofori

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