7 mag. – Il costo dell’acqua pubblica per uso domestico in Emilia-Romagna è sempre aumentato negli ultimi 5 anni. L’incremento medio è stato del 30%. In testa alla classifica c’è Parma, dove la tariffa è cresciuta del 52,5%. Solo a Bologna, fra i capoluoghi di provincia, l’aumento è stato a una cifra sola, del 5%. Nel 2011 Bologna è stata la città dove l’acqua per uso domestico si pagava meno, 131 euro. Lo dicono i dati diffusi dalla onlus Cittadinanza attiva, che ha analizzato i costi del servizio idrico integrato per uso domestico, riferiti a una famiglia tipo di tre persone.
Per il costo complessivo del servizio, che comprende l’acquedotto, le fognature, la depurazione, il nolo dei contatori, la nostra regione si colloca al quarto posto, con 369 euro di spesa media annua, dietro a Toscana, Marche e Umbria.
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