A Lettere arriva anche la Fiom

All’assemblea studentesca di Via Zamboni 38 anche gli operai e i delegati della Fiom. Obiettivo: organizzare assieme il corteo e lo sciopero generale dei metalmeccanici di giovedì 27.

Radio Città del Capo - A Lettere arriva anche la Fiom

18 dic. – Lunedì all’attivo dei delegati Fiom di Bologna si erano presentati anche alcuni universitari. Per ricambiare, i meccanici della Fiom, tanto evocati quanto mai visti dalle parti di via Zamboni, hanno deciso di partecipare all’assemblea degli studenti medi e universitari e di spiegare le ragioni dello sciopero del 27 gennaio. Presenti nella serata di martedì anche il Coordinamento genitori insegnanti e i docenti della Rete Ricercatori Precari di Bologna. Visto i numeri – oltre 300 tra studenti, ricercatori, lavoratori semplici e rsu – alcuni hanno dovuto sedersi per terra.

Tema centrale della serata il corteo e lo sciopero dei metalmeccanici di giovedì 27 gennaio, che vedrà gli operai Fiom di tutta l’Emilia Romagna sfilare per le vie di Bologna. Assieme a loro ci saranno anche gli studenti, che annunciano due cortei “autonomi” – i medi partiranno alle 8 e 30, gli universitari alle 10 – che affiancheranno gli operai e con loro concluderanno la manifestazione in Piazza Maggiore, dove il comizio conclusivo sarà tenuto dal segretario nazionale della Fiom Maurizio Landini e da Susanna Camusso, segretario generale della Cgil. Lì, sotto il palco, studenti e ricarcatori chiederanno a gran voce lo sciopero generale e poi continueranno la giornata di mobilitazione attraverso i “blocchi metropolitani“, e cioè bloccando “i flussi di merci e comunicazioni”.

In discussione anche la riforma Gelmini, ormai legge dal 14 dicembre e, spiega Francesca Ruocco della Rete ricercatori precari di Bologna, da combattere “università per università all’interno delle commissioni che riscriveranno gli statuti dei singoli atenei”.”Intanto però – ha concluso Ruocco – anche noi ricercatori saremo in piazza con la Fiom perché conosciamo bene cosa vuol dire precarietà, assenza di diritti e bassi stipendi”.

In coda alla discussione, anche l’intervento di un rappresentante dell’Assemblea Genitori e Insegnanti di Bologna: “Di solito ci siamo sempre tenuti distanti dagli scioperi, questa volta invece diremo a tutti di partecipare“.