Bologna, 18 nov. – Una pubblicità sessista come quella sopra, appartenente ad una campagna di una nota griffe italiana, a Bologna non si vedrà più. Il consiglio comunale ha votato ieri una delibera che modifica il regolamento per le affissioni pubblicitarie introducendo la clausola che impone agli operatori di accettare, e di fare accettare agli inserzionisti, il Codice di Autodisciplina Pubblicitaria.
Il Codice impedisce il “ricorso in pubblicità ad affermazioni o rappresentazioni di violenza fisica o morale o tali che, secondo il gusto o la sensibilità dei consumatori, debbano ritenersi indecenti, volgari o ripugnanti. La pubblicità inoltre non deve offendere le convinzioni morali, civili e religiose dei cittadini e deve rispettare la dignità delle persone in tutte le sue forme ed espressioni evitando ogni forma di discriminazione, compresa quella di genere”.
La vice sindaco Silvia Giannini è soddisfatta: “Bologna potrà essere finalmente libera da pubblicità sessiste, che offendono la dignità delle persone”.
Alla base del provvedimento c’è l’idea che l’autodisciplina sia più efficace delle imposizioni, come spiega la presidente del Consiglio comunale Simona Lembi
In mancanza di una normativa nazionale in materia, l’associazione dei Comuni (Anci) ha siglato nel marzo scorso un protocollo d’intesa con l’Istituto Autodisciplina Pubblicitaria, di cui fanno parte su base volontaria i più grandi operatori del settore. L’accordo tra i comuni e i pubblicitari si impegnava ad attuare forme di collaborazione affinché gli operatori di pubblicità ed i loro utenti adottino modelli di comunicazione commerciale che non contengano immagini o rappresentazioni di violenza contro le donne o che incitino ad atti di violenza sulle donne, tutelino la dignità della donna, rispettino il principio delle pari opportunità e diffondano valori positivi sulla figura femminile, siano attenti alla rappresentazione dei generi, rispettosi dell’identità di uomini e donne, coerenti con l’evoluzione dei ruoli nella società ed evitino il ricorso a stereotipi di genere.
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