A Bologna il Pd si spacca sulla fiducia a Cottarelli

In una riunione di segreteria convocata d’urgenza emerge il ‘no’ alla fiducia. Tuona l’ex senatrice Puglisi: ‘partito degli irresponsabili’

Radio Città del Capo - A Bologna il Pd si spacca sulla fiducia a Cottarelli

Bologna, 29 mag. – Sotto le Due Torri il Partito democratico si spacca su Carlo Cottarelli, Presidente del Consiglio incaricato col compito di traghettare l’Italia verso le probabili prossime elezioni di settembre. Giusto o sbagliato votare la fiducia? Per il Pd nazionale ufficialmente dubbi non ce ne sono. Il reggente Martina ieri aveva dichiarato che “bisogna dare una mano al presidente Mattarella, ientre Renzi, che ieri parlava di “salvare l’Italia”, questa mattina su Cottarelli è stato cauto: “Decideranno la direzione del Pd e i gruppi parlamentari”. La compattezza del Pd nazionale sulla questione non è per nulla scontata, anche se molti sperano che le turbolenze sotterranee si plachino il primo possibile perché “se ci dividiamo su questo siamo morti”. Divisioni che al momento però affiorano, visto che a Bologna, ad esempio, la posizione del Pd locale non coincide con quella di Martina, o meglio non coincideva con la posizione del Martina “voteremo la fiducia”. La polemica è quindi esplosa in un attimo quando la segreteria provinciale ha annunciato ieri sera di aver deciso per la non fiducia, con l’ex senatrice Pd Francesca Puglisi che ha descritto il partito locale come un “partito degli irresponsabili“. Non sono bastate nemmeno le dichiarazioni astensioniste di Martina per placare la discussione nel Pd bolognese. “Si chiama Cottarelli ma è il governo del Presidente. Punto”, ha scritto dopo le 13 Puglisi. ““, ha aggiunto il consigliere comunale Pd Francesco Errani.

Il caos nel Pd di Bologna. Ieri sera c’è stata una riunione di segreteria del Pd provinciale di Bologna, e dalla discussione a delinearsi è stato proprio il no a Cottarelli. La segreteria è stata convocato d’urgenza con poche ore d’anticipo e quindi ha visto molte defezioni (presenti poco più della metà dei membri). A mancare ad esempio molti sindaci della Provincia, impegnati chi in riunioni di giunta, chi in consigli comunali. Chi c’era racconta di una discussione “larga”, senza nessun voto, un dibattito che ha visto alcuni membri della segretaria sostenere il ‘no a Cottarelli’, “visto anche che il Pd è ormai all’opposizione”. La posizione emersa, racconta il Corriere di Bologna, sarà sostenuta dal segretario provinciale Pd (nonché parlamentare) Francesco Critelli, oggi a Roma. Proprio Critelli avrebbe sintetizzato le sensibilità dei contrari e critici ad un eventuale ‘sì’ a Cottarelli, una sorta – a seguire quella linea di ragionamento – di boomerang che si abbatterebbe sul Pd nell’imminente campagna elettorale. La fiducia, è il ragionamento alla base della posizione, sarebbe difficilmente comprensibile dagli elettori e per giunta inutile, visto quello di Cottarelli non è neppure un governo nato per durare.

Il ‘no’ a Cottarelli però non è condiviso da tutto il partito bolognese, e fa infuriare l’ex senatrice Pd Francesca Puglisi, che parla di “posizioni stravaganti” e ricorda la linea Martina (poi rettificata). “Il Pd di Bologna contro la fiducia al governo Cottarelli? Voglio sperare si tratti di una bufala – tuona su facebook Puglisi –  Il segretario Martina ha dichiarato il voto favorevole al governo Cottarelli , voluto dal Presidente della Repubblica come governo di garanzia per il Paese, i cittadini e i loro risparmi. Se qualcuno dentro il PD pensa di giocare con le istituzioni non solo sbaglia, ma si iscrive al partito degli irresponsabili. Se stiamo andando verso elezioni che avranno al centro il tema ‘con l’Europa o contro l’Europa’, mi pare non sia il momento per prese di posizione stravaganti, che non solo sarebbero incomprensibili, ma pericolose per la nostra democrazia parlamentare”.

A replicare a Puglisi Raffaella Santi Casali, consigliera Pd in Comune e membro della segreteria provinciale. “

Infine c’è anche la posizione di chi (ma sembra una voce isolata) mette direttamente in questione il veto di Mattarella su Paolo Savona, ministro proposto da Lega-5Stelle. “Mi spiace contraddire qualche amico, pure qualche Maestro, ma io credo che la decisione del Presidente Mattarella sia giuridicamente sbagliata”, ha scritto su facebook il sindaco dem di Minerbio Lorenzo Minganti che in un lungo post dà anche solidarietà al presidente. “Ben venga l’invito, anche il caldo invito, del Presidente a meglio valutare una certa scelta, ma dinanzi alla fermezza delle forze parlamentari non ho dubbi su chi debba cedere”, ha scritto Minganti.