Bologna 4 dic.- Nuova occupazione abitativa a Bologna. 76 famiglie con più di 100 minori hanno occupato il palazzo dell’ex Telecom in via Fioravanti proprio davanti alla nuova sede del Comune di piazza Liber Paradisus. L’occupazione è sostenuta da Social Log, realtà legata al centro sociale Crash che ha promosso altre occupazioni in città.
L’imprenditore e l’immigrato. Occupanti uniti dalla crisi
A Luca, militante di Social Log, abbiamo chiesto conto dei numeri dell’occupazione. “Sono persone che hanno subito uno sfratto, magari non residenti ma domiciliati a Bologna, persone che in città vivono oppure lavorano, e che comunque stavano in situazione abitative difficilissime”. L’attivista usa la parola “invisibili“. “C’è molto sommerso in città, e i servizi sociali ne sono consapevoli solo in parte”. Poi ci sono molte famiglie che temono di essere divise. “Capita che gli assistenti sociali propongano una soluzione a madre e figli, e una sistemazione differente per l’uomo, magari in dormitorio. Per questo c’è chi rinuncia a chiedere aiuto al Comune”.
La Cgil contro le occupazioni. “Ma sull’emergenza casa basta slogan, le istituzioni si muovano”
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