Bologna, 2 ago. – Tre suoni, che partono da un locomotore sul primo binario della Stazione di Bologna, sono quelli che ogni anno danno il via al minuto di silenzio in ricordo delle 85 vittime della strage del 2 agosto 1980.
Quest’anno quel segnale è stato anche il simbolo di un piccolo riscatto, quello di un sogno spezzato dalla bomba fascista, il sogno di Yuri Zini che il 2 agosto 1980 aveva 6 anni e che, da grande, voleva fare il macchinista, voleva guidare i treni.
A distanza di 39 anni da quel giorno, durante la commemorazione, mentre tutti i famigliari delle vittime salivano sul paco di piazza delle Medaglie d’Oro, Yuri si è diretto sul primo binario, dove c’era il locomotore. E’ salito sul locomotore, emozionato e, accompagnato dai ferrovieri presenti, ha suonato alle 10.25 il segnale che ha ammutolito la piazza.
“Sono felice e commosso” ha detto ai nostri microfoni appena sceso dai gradini del treno. “Mi è stata data la possibilità di fare una cosa che mi era stata negata tanti anni fa”.
La testimonianza di Yuri Zini nella trasmissione “I bambini e la Stazione”
Queste le assunzioni che si attendevano da anni. Ora c'è chi non vuole perdere l'occasione…
Questa è la Cascata del Niagara d'Italia a tutti gli effetti. Mai visto nulla di…
Finalmente c'è chi può andare in pensione da 'giovane' e prima dei 60 anni. La…
Questa mazzata per gli italiani non ci voleva: la nuova tassa di ottobre è davvero…
Questa volta si fa sul serio: la scuola di sabato chiude. Era nell'aria da tempo…
Eurospin straccia la concorrenza e fa piazza pulita. Ora il ferro da stiro non serve…