Categories: News

11 febbraio, Giornata mondiale dell’epilessia

11 feb. – L’11 febbraio è la Giornata mondiale dell’epilessia. L’epilessia coinvolge 65 milioni di persone nel mondo, di cui 6 milioni in Europa, con un trend in crescita, senza distinzioni di genere o di età. In Italia attualmente sono almeno 500 mila le persone malate, di cui 150 mila non rispondono alle terapie farmacologiche. Ogni anno nel nostro Paese vengono diagnosticati circa 35 mila nuovi casi.

Cos’è l’epilessia? Da cosa è causata? Come si cura? Ne abbiamo parlato con Giuseppe Gobbi, direttore scientifico dell’Associazione epilessia Emilia-Romagna (AEER): “L’epilessia è una malattia cronica, caratterizzata da crisi di tipo epilettico. Queste manifestazioni critiche sopravvengono improvvisamente. Si tratta di una patologia neurologica grave ma, al di là delle crisi, si tratta di persone a tutti gli effetti normali. In età pediatrica circa il 4 per cento dei bambini può soffrire di manifestazioni di tipo epilettico, percentuale che si riduce sino all’1 per cento in età adulta. Nel futuro, il grande obiettivo è riuscire a curare le epilessie geneticamente determinate attraverso la conoscenza del gene, quindi o sostituendo il gene difettoso o riproducendo in laboratorio quelle proteine che non vengono prodotte per colpa del gene alterato. Già oggi, le epilessie che non riusciamo a trattare sono molto poche. Non è possibile fare una terapia preventiva dell’epilessia: anche i soggetti predisposti ad avere crisi epilettiche non è detto le avranno”.

Oltre agli aspetti medici, l’epilessia porta con sé anche aspetti sociali che non possono essere sottovalutati. “Queste persone vivono una condizione di isolamento sociale – spiega Angela Russo, membro del direttivo di AEER –, fanno fatica a trovare lavoro, a iscriversi in palestra. Molti passi in avanti sono stati fatti, ma i cittadini con epilessia sono ancora considerati di serie b. Molti ricollegano la parola crisi epilettica a patologia psichiatrica: niente di più errato, si tratta di una malattia di tipo neurologico. Ripercussioni si registrano anche sulla famiglia: i genitori hanno paura di mandare il proprio figlio con epilessia a scuola o in un contesto sportivo, perché temono che, nel caso di una crisi, si possa ingenerare una sorta di repulsione, allontanamento, nei suoi confronti”.

“Linfe. Salute, sanità, sociale” è una trasmissione di Ambra Notari e Giovanni Stinco, in onda il lunedì e il mercoledì alle 10.45 su Radio Città del Capo.

Redazione

Share
Published by
Redazione

Recent Posts

Russia-Italia, tensione altissima: attacco inaccettabile, “ferma condanna” I Il Ministro convoca d’urgenza l’Ambasciata russa: cresce la paura tra i cittadini

Russia-Italia, tensione altissima: arriva un attacco considerato inaccettabile a cui segue la 'ferma condanna". Il…

2 giorni ago

ALLERTA ALIMENTARE: “Vietate le uova a tavola”, non mangiatele o finite al pronto soccorso I Nota del Ministero della Salute

Arriva una nuova 'allerta alimentare':  "Vietate le uova a tavola", non mangiatele o finite al…

3 giorni ago

ULTIM’ORA – iPhone 16 “quasi gratis” con l’offerta Esselunga | Presentati alle casse a novembre e lo ritiri subito

I supermercati Esselunga hanno davvero esagerato con questa nuova offerta. Se ti presenti in cassa,…

3 giorni ago

“Ci tagliano l’orario del 90%”: lo sfogo dei lavoratori dell’azienda più FAMOSA d’Italia | Sciopero dopo 30 anni di silenzi

I lavoratori della celebre azienda hanno scioperato. Era da trent'anni che non accadeva una cosa…

3 giorni ago