Omicidio Piersanti Mattarella, svolta nelle indagini | Ex prefetto ai domiciliari: accuse di depistaggio nelle indagini

Ex prefetto ai domiciliari

Possibile svolta sull'omicidio di Piersanti Mattarella - RadioCittaDelCapo.it (Screenshot video YouTube)

Omicidio Piersanti Mattarella, svolta nelle indagini: ex prefetto agli arresti domiciliari. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi

Una importante e possibile svolta su uno degli episodi di cronaca più conosciuti del nostro Paese. Vale a dire quello dell’omicidio di Piersanti Mattarella, fratello dell’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’ex funzionario della Squadra Mobile di Palermo ed ex prefetto, Filippo Piritore, è stato arrestato agli arresti domiciliari. Le accuse nei suoi confronti sono molto gravi visto che si parla di: depistaggio nelle indagini.

Ricordiamo che l’omicidio, del presidente della Regione Sicilia dell’epoca, avvenne il 6 gennaio 1980. La Procura di Palermo ha reso noto che Piritore avrebbe fornito dichiarazioni prive di riscontro. Non solo: avrebbe contribuito anche a sviare le indagini.

In particolar modo riguardo al guanto ritrovato nella vettura utilizzata dai killer. Un guanto che, appunto, non è mai stato né repertato e nemmeno sequestrato.

Omicidio Piersanti Mattarella, svolta nelle indagini: ai domiciliari ex prefetto

Secondo quanto annunciato dai magistrati pare che le indagini, dell’epoca, furono compromesse da appartenenti alle istituzioni. Gli stessi che, al fine di impedire l’identificazione degli autori del delitto, sottrassero un importante reperto. In modo da far disperdere completemente e definitivamente le tracce.

Nel settembre dello scorso anno l’ex prefetto venne sentito dai pm. In quella occasione raccontò di aver affidato il famoso guanto all’agente della polizia scientifica, Di Natale. Quest’ultimo avrebbe dovuto consegnarlo al sostituto procuratore, Pietro Grasso. Non solo: successivamente avrebbe restituito il reparto al Gabinetto regionale della polizia scientifica e consegnato a un altro componente della Scientifica di Palermo, Lauricella, per gli accertamenti tecnici.

Arrestato ex prefetto di Palermo
Il luogo dell’omicidio di Piersanti Mattarella – RadioCittaDelCapo.it (Screenshot video YouTube)

Omicidio Piersanti Mattarella, gravi accuse contro ex prefetto

Nel corso dell’interrogatorio Piritore aveva sostenuto che la Squadra Mobile fosse in possesso di un’annotazione che documentava la consegna. Le testimonianze sia di Grasso che dell’agente Di Natale smentiscono questa ricostruzione. Alla scientifica non risultava alcun Lauricella. Per l’accusa, inoltre, Piritore avrebbe sottratto il guanto al regolare repertamento. In questo modo avrebbe fatto disperdere ogni tipo di traccia.

Nel corso delle indagini è stato scoperto anche altro: ovvero che l’ex prefetto aveva informato Bruno Contrada, all’epoca dirigente della Squadra Mobile (e successivamente condannato per concorso esterno in associazione mafiosa), della presenza del guanto. Contrada, insieme a Subranni e al pm Grasso, aveva acquisito informazioni dalla vedova e dal figlio di Mattarella. Questo ultimi, all’epoca dei fatti, erano entrambi presenti al momento dell’omicidio.