Alessia Pifferi, cancellato l’ergastolo | Condannata a 24 anni: giudici concedono le attenuanti
Alessia Pifferi condannata a 24 anni - RadioCittaDelCapo.it (Screenshot video YouTube)
Cancellato l’ergastolo per Alessia Pifferi, la donna è stata condannata a 24 anni: i giudici concedono le attenuanti
Nella giornata di ieri, mercoledì 5 novembre, è arrivata la decisione da parte della Corte d’Assise d’Appello di Milano. La stessa che, dopo una attenta analisi, ha deciso di condannare Alessia Pifferi a 24 anni di reclusione.
Ricordiamo che la donna è accusata dell’omicidio volontario pluriaggravato nei confronti della figlia Diana. In questo modo l’ergastolo (in primo grado), che in un primo momento le era stato assegnato, è stato così cancellato.
La riduzione della pena arriva dal riconoscimento, in sede di Appello, delle attenuanti generiche. Il Collegio, presieduto dalla giudice Ivana Caputo, ha stabilito che le attenuanti generiche sono equivalenti all’unica aggravante residua: quella del vincolo di parentela.
Omicidio figlia Diana, Alessia Pifferi condannata a 24 anni: cancellato l’ergastolo
Esclusa, però, l’aggravante dei futili motivi. Stesso discorso vale anche per la premeditazione che, a dire il vero, non era stata riconosciuta nemmeno in primo grado. Non solo: la Corte ha anche eliminato la misura di sicurezza della libertà vigilata prevista al termine della pena. E’ stato anche confermato l’obbligo per la colpevole di risarcire le spese processuali sostenute dalla madre e dalla sorella di lei, costituite parte civile.
Nel primo grado di giudizio la Corte aveva ritenuto provato che la donna avesse lasciato intenzionalmente la figlia, di 18 mesi, da sola per sei giorni nell’appartamento situato in via Parea, nel quartiere Ponte Lambro di Milano. Con il trascorrere dei giorni la piccola è inevitabilmente morta per denutrizione e disidratazione. I giudici, in quella occasione, avevano sottolineato la “gravità estrema” della condotta: tanto da definirla “egoistica e priva di scrupoli“. Evidenziando che la madre si era allontanata per trascorrere del tempo con il compagno.

Alessia Pifferi, arriva la condanna a 24 anni: non mancano le polemiche
Non sono mancate le polemiche dopo la lettura da parte della sentenza d’Appello. La sorella della Pifferi, Viviana, ha rivelato ai media presenti che non è stata fatta alcuna giustizia nei confronti della nipote. Quest’ultima ha dichiarato: “L’ha lasciata morire di fame e di sete mentre la mamma andava a divertirsi”.
L’avvocato difensore, Alessia Ponenani, ha osservato che alla sua assistita le sono state riconosciute le attenuanti generiche, ma il reato non cambia. Una vicenda, quella della povera Diana, avvenuta il 20 luglio 2022 quando venne scoperta senza vita nel lettino dopo sei giorni di solitudine. La perizia aveva accertato la morte per disidratazione e denutrizione.
