Morgan, chiesti 9 mesi per oltraggio a pubblico ufficiale | Il caso legato allo sfratto del 2019: decisione il 17 novembre

Morgan, chiesti 9 mesi per oltraggio a pubblico ufficiale: il caso riguarda lo sfratto del 2019 quando insultò i poliziotti

Possibili guai per Marco Castoldi, da tutti conosciuto semplicemente come Morgan. Secondo quanto annunciato da alcune fonti e media pare che il cantautore è finito sotto processo presso il Tribunale di Monza.

Le accuse nei suoi confronti sono di oltraggio a pubblico ufficiale. La richiesta della pubblica accusa è di nove mesi di reclusione. Il tutto per via di alcuni insulti che il nativo di Milano avrebbe rivolto ad alcuni agenti della Polizia di Stato.

L’episodio in questione riguarda lo sfratto dalla sua abitazione nel giugno 2019. In quella occasione, appunto, il 52enne venne sfrattato da un appartamento nel capoluogo brianzolo.

In quella occasione, come annunciato dall’accusa, il cantante avrebbe apostrofato tre agenti con queste parole ed offese: “mostri“, “ignoranti” e “ridicoli“. Tanto da paragonarli addirittura a “boia” e “becchini“.

Possibili guai per Morgan, chiesti 9 mesi di reclusione: pesanti accuse

Morgan, allo stesso tempo, ci ha tenuto a respingere tutte le critiche piovutegli. Tanto è vero che, al momento del provvedimento, si trovava in uno stato di “profonda sofferenza psicologica“. Non solo: non avrebbe riconosciuto i tre agenti intervenuti (a detta del cantante non erano in uniforme) e che il suo linguaggio era del tutto “ironico” e “teatrale”.

Nel corso dell’udienza Morgan si è dichiarato innocente rispetto all’accusa. I termini pronunciati, come confermato dal cantante, non erano diretti verso i poliziotti ma all’acquirente dell’immobile e dal personale dell’Ufficiale giudiziario. Da precisare che gli agenti coinvolti non si sono costituiti parte civili per chiedere risarcimento danni.

Morgan, resta da attendere quale sarà la pena effettiva nei suoi confronti

Morgan, in merito allo sfratto della sua abitazione a Monza, aveva dichiarato che la casa non rappresentava solamente un posto in cui dormire, ma il luogo dove lavorava. Tanto da denunciare di non sentirsi preparato dal punto di vista pratico e psicologico a quel trasferimento.

Non resta che attendere, a questo punto, quale sarà la sentenza definitiva. La stessa che deciderà se i fatti saranno considerati “oltraggiosi” e quale sarà la pena effettiva nei suoi confronti. La richiesta, come annunciato in precedenza, è appunto di 9 mesi per il cantautore.