Lutto nel cinema, addio a Paolo Bonacelli | E’ stato il Leonardo da Vinci in “Non ci resta che piangere”

Addio a Paolo Bonacelli - RadioCittaDelCapo.it (Screenshot video YouTube)
Un grave lutto ha colpito il cinema italiano, addio a Paolo Bonacelli: morto il Leonardo da Vinci di “Non ci resta che piangere”
Una terribile e triste notizia quella che, da qualche ora, si è diffusa in rete. Il cinema italiano perde un vero maestro come Paolo Bonacelli. Il noto attore si è spento all’età di 88 anni. Uno straordinario attore di teatro e, soprattutto, volto noto della televisione.
In molti lo ricordano per essere stato il Leonardo da Vinci nell’indimenticabile film, di Massimo Troisi e Roberto Benigni, “Non ci resta che piangere“. Senza dimenticare, inoltre, il ruolo dell’avvocato siciliano in “Johnny Stecchino“.
Il suo cuore ha smesso di battere a Roma, precisamente all’ospedale “San Filippo Neri“. A dare la triste notizia è stata sua moglie, Cecilia Zingaro.
Nato a Civita Castellana, il 28 febbraio 1937, viene ricordato per i suoi tantissimi film come: “Salò o le 120 giornate di Sodoma“, “L’eredità Ferramonti“, “Cristo si è fermato a Eboli“, “Il mistero di Oberwald” e “Francesco“.
Cinema italiano in lutto, morto Paolo Bonacelli
In “Johnny Stecchino” si è aggiudicato il ‘Ciak d’oro’ ed il ‘Nastro d’argento’. In molti lo ricordano per la sua presenza nel film “Io speriamo che me la cavo” e “Mission: Impossible III“. Un pupillo del regista Alan Parker che lo volle nella sua interpretazione in “L’eredità” ed anche in “Fuga di mezzanotte“.
Nel 2008 vinse il “Premio Gassman“. Il 6 luglio 2011 venne premiato al teatro romano di Verona con il prestigioso “54º Premio Renato Simoni per la Fedeltà al Teatro di Prosa“. Il 7 dicembre 2019 è stato insignito del Premio “Vincenzo Crocitti International “Alla Carriera“.

Addio a Paolo Bonacelli, l’attore si è spento al San Filippo Neri
Non tutti, però, sanno che la sua carriera da attore è iniziata proprio a teatro. Dopo essersi diplomato all’Accademia d’arte drammatica di Roma fece il suo debutto in “Questa sera si recita a soggetto“. A Genova, al Teatro Stabile, recitò ne “Il diavolo e il buon Dio“. Insieme a Carlotta Barilli fonda la “Compagnia del Porcospino” dove, nella Capitale, mette in scena numerosi testi di successo.
Indimenticabili le sue prestazioni da attore in: “Sogno di Oblomov“, “Il ratto di Proserpina“, “Terra di nessuno” e “Il malato immaginario di Molière“.