Youssef, che per 30 euro perderà la casa popolare. Ma il Sunia attacca: “Pronti al ricorso”

La legge non lascia spazio di manovra. Piccoli errori costano l’assegnazione. A dover lasciare l’appartamento sono in 200 a Bologna e provincia

Radio Città del Capo - Youssef, che per 30 euro perderà la casa popolare. Ma il Sunia attacca: “Pronti al ricorso”

Bologna, 15 ago. – A Bologna ci sono almeno 200 persone dichiarate “occupanti senza titolo” dei loro alloggi Acer. Dovranno lasciare l’appartamento e, se vorranno, potranno rimettersi in graduatoria sperando in una nuova assegnazione. Il loro errore è stato quello di aver omesso qualcosa nella dichiarazione Isee utilizzata per presentare domanda per un alloggio pubblico. Numeri importanti quelli Isee, perché è anche su quei dati che Acer costruisce le graduatorie, e nelle lunghissime e infinite liste d’attesa basta poco per superare altri richiedenti.

In una situazione simile si è ritrovato Youssef, che per 31 euro omessi nella dichiarazione Isee 2009 si è visto recapitare a gennaio a casa una lettera in cui Acer gli ha comunicato di aver proposto al Comune di Bologna l’annullamento dell’assegnazione.

“Per 31 euro Acer mi vuole togliere la casa”. La storia di Youssef

“Una persona che riceve questa lettera per la legge viene considerato occupante senza titolo – ha spiegato l’assessore alla casa Riccardo Malagoli –  Dovrà lasciare l’apparamento e rivolgersi ai servizi sociali per avere una sistemazione. Comunque potrà rimettersi in graduatoria e chiedere una nuova assegnazione”. Insomma, spiega Malagoli, “la legge non lascia flessibilità”.

Per Youssef non è però ancora giunto il tempo di uscire dall’appartamento. Dal momento in cui Acer gli ha spedito la lettera con la proposta di annullamento dell’assegnazione è stata avviata anche un’istruttoria che porterà, alla fine, ad una decisione da parte del Comune. Decisione che, a giudicare dalle parole dell’assessore Malagoli, appare però abbastanza scontata.

A difendere l’uomo, invalido al 75% dopo un brutto incidente d’auto e inabile al lavoro pesante, c’è il sindacato degli inquilini della Cgil, il Sunia.

“La legge regionale in effetti prevede, in caso di dichiarazione Isee mendace, la revoca dell’assegnazione – spiega Francesco Rienzi del Sunia – Ma con quel piccolissimo errore Youssef non ha tolto diritti a nessuno, e non ha nemmeno abbreviato il tempo dell’assegnazione. Nell’eventualità di una revoca dell’assegnazione stiamo valutandocon i nostri legali la possibilità di fare ricorso. La revoca per 31 euro è eccessiva e sproporzionata”.

Nonostante l’errore Youssef potrà comunque rifare la domanda per un nuovo alloggio. “Ma non avrà speranze di assegnazione, la sua invalidità al 75% gli dà diritto a mezzo punto nelle graduatorie”. Troppo poco visto le migliaia di persone in difficoltà che attendono un appartamento Acer. C’è chi sta peggio.