Yoox, l’orgoglio o il ricatto?
Le lavoratrici che all’interporto gestiscono i capi di Yoox sono divise, tra scioperi e la manifestazione a favore di Mr Job. Secondo Si Cobas è

Bologna, 8 lug. – Le lavoratrici che all’interporto di Bologna gestiscono i capi di Yoox sono divise.
Ieri decine di operaie Mr Job hanno improvvisato un sit-in fuori dai magazzini dell’interporto che la cooperativa gestisce in appalto per conto del famoso outlet online. L’hanno chiamato “il giorno dell’orgoglio”, una dura risposta alle loro colleghe, undici, che hanno deciso invece di presentare alla Procura un esposto per molestie lavorative. “Non toccateci Mr Job”, “Grazie a Yoox che ci dà lavoro” recitavano i cartelli delle lavoratrice preoccupate che i riflettori accesi sul problema possano portare alla perdita del lavoro.
Le lavoratrici si sono organizzate da sole? Nadya, socia lavoratrice di Mr Job e delegata Uil, sostiene che da tempo le operaie volessero dire la loro: “Noi qui lavoriamo bene” e “per cose personali, disguidi, non possono mettere a repentaglio 300 persone”
La Uil attacca duramente i Si Cobas, responsabili, a loro modo di vedere, di aver creato la mobilitazione per secondi fini. Secondo Raffaele Perfetto segretario regionale Uil logistica le lavoratrici sono state strumentalizzate e aggiunge “mi sembra strano che solo quelle 10 lavoratrici abbiano ricevuto le molestie”.
Per i Si Cobas invece quanto accaduto ieri è la dimostrazione che all’interno del magazzino le lavoratrici hanno paura. Simone Carpigiani dei Si Cobas ci spiega che la richiesta del sindacato di base non è mai stata quello di cambiare l’appalto Yoox (come invece chiesto ieri da Sel in Consiglio Comunale), ma quella di migliorare le condizioni delle lavoratrici. E secondo Carpigiani la mobilitazione e gli scioperi stanno dando dei frutti perché a seguito della denuncia Mr Job è intervenuta per introdurre dei miglioramenti.
La Cgil, pur parlando di ‘clima esasperato’ si smarca da quanto successo ieri. “Noi queste cose non le abbiamo mai fatte e non le faremo mai” ci dice Alberto Ballotti della Filt Cgil.
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