Viaggio nella Fiom di Landini, dove i metalmeccanici trattano alla pari con le multinazionali
Da Modena a Reggio, da Bologna passando per tutta la via Emilia, un viaggio nelle grandi fabbriche trasformate dalla Fiom in un modello per la contrattazione sindacale. Ascolta il podcast

25 gen. – E’ Maurizio Landini, 57 anni, reggiano, il nuovo segretario della Cgil nazionale: guiderà il sindacato più grande d’italia dopo essere stato a capo dei metalmeccanici della Fiom, prima in Emilia Romagna poi in tutto il paese. In Emilia la Fiom per com’è oggi è una sua creazione, una categoria spesso raccontata come antagonista ma in realtà capace di trattare alla pari con le grandi multinazionali, e strappare contratti e accordi. Da Modena a Reggio, da Bologna passando per tutta la via Emilia, ecco un viaggio nelle grandi fabbriche trasformate dalla Fiom in un modello per la contrattazione sindacale, dove la flessibilità è qualcosa che può servire al lavoratore, non solo all’azienda.
Nel podcast le voci di Sergio Guaitolini, segretario Fiom Reggio Emilia; Simone Selmi, responsabile organizzazione della Fiom di Modena; Fabrizio Torri e Lorenzo Libanori lavoratori alla GD di Bologna; Giuseppe Amendola lavoratore alla Lamborghini di Sant’Agata Bolognese; Michele Bulgarelli, segretario della Fiom di Bologna.