Un film collettivo su Bologna
Il progetto si chiama Bologna in 1 giorno. Per partecipare, bisogna girare un breve filmato giovedì 5 marzo raccontando la propria storia

Bologna, 3 mar. – Registi, sceneggiatori e attori per un giorno. Anzi, a dirla tutta, per 15 minuti: la stesso spicchio di notorieta’ che secondo Andy Warhol dovrebbe spettare ad ognuno. A Bologna, fra un paio di giorni, l’opportunita’ sara’ alla portata di tutti. Unica condizione: avere a disposizione una fotocamera, un tablet o uno smartphone. A quel punto, sara’ sufficiente filmarsi per un quarto d’ora e partecipare alla realizzazione di Bologna in 1 giorno, progetto di film collettivo ideato da un gruppo di giovani bolognesi che si ispirano al format “Italy in a day” di Gabriele Salvatores. Si tratta del “primo social movie bolognese”, sottolineano i promotori.
L’appuntamento, unico per tutti quelli che vorranno partecipare, e’ per giovedi’. Ogni singolo pezzetto del film dovra’ essere registrato nell’arco di quella giornata: il video non dovra’ essere riciclato ne’ montato, ma “originale e autentico”. A partire dalla mezzanotte e un minuto di venerdi’, le registrazioni potranno essere inviate tramite piattaforme di filesharing. L’obiettivo? “Dare vita a una testimonianza corale, vera e genuina della citta’ – spiegano i promotori – vista dagli occhi dei suoi abitanti”. La trama e’ conseguente: “Cosa ti piace di Bologna? Come trascorri la tua giornata? Cosa ami? Cosa sogni? Di cosa hai paura? Questi i quesiti che guideranno le riprese degli improvvisati registi che nello stesso giorno decideranno di raccontare la loro storia, da casa, mentre vanno al lavoro, nei loro gesti quotidiani”, si spiega nel comunicato che annuncia l’iniziativa.
Alla realizzazione del film, infine, si potra’ partecipare non solo come autori ma anche come finanziatori. Il progetto, infatti, si basa sulle risorse messe a disposizione dagli stessi organizzatori ed e’ possibile sostenerli con il “crowdfounding”: un modo per “contribuire alla creazione di qualcosa di bello”, e’ l’appello.
(DIRE)